«La Lega ha dato mandato ai propri legali di presentare un esposto in Procura e di procedere in tutte le sedi per ripristinare la verità e tutelare le proprie ragioni, dopo la sconcertante inchiesta pubblicata oggi dal quotidiano diretto da Maurizio Belpietro: la vicenda dell'hotel Metropol di Mosca - scrive oggi il giornale - è stata una macchinazione costruita a tavolino per colpire il partito e il leader Matteo Salvini (ai tempi vicepremier e ministro dell'Interno) alla vigilia delle ultime elezioni Europee». E' quanto si legge in una nota del partito che cita un articolo del quotidiano dal titolo “Le trame russe dell'Espresso per incastrare Salvini e la Lega”.

«Altro che scoop: un faccendiere scriveva, parlava, registrava, cercava in tutti i modi di tirare in ballo la Lega e poi passava tutto all'amico giornalista che confezionava gli articoli per la felicità della sinistra e dei suoi giornali - sostengono dalla Lega -. I due (faccendiere e giornalista) si parlavano spesso, si incontravano, addirittura si erano recati a Mosca insieme. Non una inchiesta, quindi, ma una macchinazione per incastrare i rivali politici. Il tutto è stato annotato dalla Guardia di Finanza e riportato con evidenza da La Verità di oggi. E' bene ricordare che, dopo anni, i giudici hanno già stabilito l'assenza di passaggi di denaro dalla Russia o di reati a carico della Lega».

«Ora, queste rivelazioni offrono nuovi spunti che, ne siamo certi, saranno di grande interesse giudiziario. Siamo di fronte a uno scandalo, a una macchinazione che ha inquinato la nostra democrazia e il dibattito pubblico - si conclude -: la Lega si aspetta interventi chiari dalla politica, dalla magistratura, dall'ordine dei giornalisti e dai commentatori che per anni hanno rovesciato fango».