«Qui è in gioco il futuro che l'Europa vuole darsi, il futuro dell'Europa dipende dalla capacità di affrontare le sfide epocali e l'immigrazione illegale è sicuramente una di queste sfide. Von der Leyen lo sa bene, è sempre molto collaborativa e questo è molto importante». A dirlo è la Giorgia Meloni durante la conferenza stampa a Lampedusa che ha chiuso la visita delle due leader sull’isola siciliana, da giorni punto di approdo di decine di sbarchi. 

«Ho parlato al telefono, dopo avergli mandato una lettera, con il presidente del Consiglio europeo Michel. Sto aspettando risposta ufficiale, ma sono ottimista sul fatto che se ne discuterà. Anche perché in questi giorni ho parlato con tantissimi dei leader del Consiglio europeo e sono tutti molto sensibili a una materia che capiscono essere di rilevanza per ognuno di noi», ha detto la premier rispondendo a chi domandava se il tema migranti è entrato nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio europeo. «Sul tema della Tunisia noi siamo per accelerare non solo l'implementazione della prima parte del memorandum, ma anche della seconda parte per un investimento in Tunisi per sostenere lo sviluppo», ha aggiunto. «E una cosa che va discussa secondo me anche dal Consiglio europeo è l'ipotesi di un sostegno al bilancio tunisino».

La premier è quindi tornata sulle misure attese domani in Consiglio dei ministri, già annunciate nel suo video venerdì sera. «Confermo che nel Cdm di domani porteremo la norma per estendere al massimo consentito dalle regole europee il trattenimento ai fini del rimpatrio» dei migranti arrivati irregolarmente e «daremo mandato al ministero della difesa di attivarsi per realizzare le strutture necessarie». «Io continuo a dire che di fronte ai flussi che l'Italia sta affrontando - che l'Europa affronta - non risolveremo mai il problema parlando di come distribuire i migranti. La soluzione è lavorare sulla soluzione esterna e fermare le partenze illegali». «I percorsi di gestione dei migranti che arrivano devono essere diversi tra uomini soli in età da lavoro e mamme e under 14» e questo «è anche oggetto dei provvedimenti che prenderemo domani in Cdm», con la «ipotesi del trattenimento per 18 mesi che riguarda i meno fragili mentre il tema delle donne e dei minori vada trattato a parte».

La Presidente della Commissione Ue ha presentato un piano di azione in dieci punti per sostenere l'Italia nell'affrontare l'emergenza dei migranti, anticipando fra l'altro una missione della vice Presidente Schinas nei Paesi di provenienza dei migranti, nel quadro dello sforzo, definito dal terzo punto del piano, di operare per il veloce ritorno dei migranti che non hanno diritto all'asilo nei loro Paesi. La missione di Margaritis Schinas avrà quindi come obiettivo quello di parlare con i rappresentanti dei Paesi di origine dei flussi migratori per assicurare la loro cooperazione su questo fronte.

«Sono venuta a Lampedusa per dire a tutti che l'immigrazione clandestina è una sfida europea e richiede una risposta europea», ha detto Von der Leyen, che nell'isola è rimasta circa due ore, visitando l'hotspot e anche il molo Favaloro insieme alla premier; e ha aggiunto che occorre condividere con gli altri Stati europei la gestione dei trasferimenti dei migranti in arrivo sulle coste italiane. «Siamo qui per offrire una risposta coordinata Italia-Ue. Dobbiamo decidere chi entra in Ue e in base a quali circostanze, di certo non i trafficanti».

Il programma annunciato prevede un meccanismo di solidarietà con gli altri Paesi europei per trasferire i migranti che arrivano a Lampedusa, l'aggiornamento della legislazione europea contro la tratta di esseri umani, il rafforzamento della collaborazione di Frontex con l'Italia e nuovi «progetti e fondi» per la Tunisia oltre all'impegno a definire «nuovi corridoi umanitari legali e sicuri». «Occorre stabilire chi ha diritto all'asilo e chi non, creare dei percorsi legali, e far capire che gli arrivi illegali comportano il ritorno a casa, ovvero che chi non ha diritto torna a casa», ha spiegato Von der Leyen, assicurato a più riprese che «l'Italia può contare sull'Unione Europea». 

«La misura più efficace contro i trafficanti sono i corridoi umanitari e i percorsi di arrivo legali», ha affermato la leader Ue. L'ottavo punto del suo piano prevede infatti l'offerta ai migranti di «vere alternative». «E' questo l'unico modo per spezzare il circolo della narrativa» dei trafficanti, ha sottolineato. Il quarto punto del Piano Ue prevede di rafforzare lo sforzo contro i trafficanti e di usare il "pugno duro", insieme ai Paesi di origine e di transito, nei confronti di questo business così brutale.