Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, scende al fianco della Lega dal palco di Pontida dove si sta tenendo la 35esima edizione del raduno leghista e invoca il ritorno dello stop agli sbarchi. «Eravamo orgogliosi della Lega e di Salvini quando difendeva i porti. Aspettiamo con il vostro successo che quel momento torni per l'Italia ma anche per la Francia, perché guai a quei leader che non si rendono conto dei segnali di allarme che rappresentano i massicci arrivi a Lampedusa», dice dal palco di Pontida mettendo in guardia l'Italia e l'Europa dalla «ondata migratoria oggi organizzata».

«Guai a quei popoli i cui leader non prendono immediati provvedimenti per far fronte a questa sfida gigantesca, e a quelli che per giustificarsi dicono che non c'è alternativa. Voi avete dimostrato e incarnato la volontà politica di cui l'Europa ha bisogno, avete dimostrato che ci sono ancora europei disposti a difendere la nostra cultura e la nostra civiltà», aggiunge la leader francese tra gli applausi dei militanti del Carroccio. 

Il leader della Lega e la presidente del Rassemblement National al tavolo con Francesca Verdini

«Siamo tutti impegnati, voi in Italia e noi in Francia, nella stessa lotta, per le nostre libertà, per i nostri popoli. So amici italiani quanto teniate alle vostre libertà e so quanto teniate alla libertà delle nazioni, questo attaccamento alla libertà che vi caratterizza vi fa onore», aggiunge Le Pen. E in vista delle prossime europee, l'alleata sottolinea come «l'Europa ha bisogno della Lega». 

«Sappiate, amici italiani della Lega, che noi abbiamo bisogno di voi, l'Europa che vogliamo costruire ha bisogno di voi, che l'Europa che noi vogliamo ricostruire ha bisogno della vostra energia, esperienza e determinazione. Questa determinazione incontrerà la nostra per far trionfare la vera Europa e fare del nostro continente una terra su cui i nostri figli saranno felici di vivere» aggiunge Le Pen prima di poche parole in italiano con cui saluta i presenti. «Viva l'Italia, viva la Lega, viva il Capitano».