Lo spirito della vecchia Lega «è una impronta che resta per sempre. Non la cancelli». Umberto Bossi torna a parlare, intervistato da lanuovapadania.it, della trasformazione del partito da lui creato. Una mutazione che il senatùr non ha mai del tutto digerito. «Il Nord deve essere rispettato, non ridotto come ora a portatore di acqua allo Stato italiano», dice Bossi alla direttrice Stefania Piazzo. Perché  anche a Gemonio sonno arrivati i rumors dell’ultima mossa di Matteo Salvini, la possibile nascita di "Prima l’Italia", nuovo contenitore nazional-sovranista, che dovrebbe portare a liste uniche tra Lega e Forza Italia in Sicilia. «Non serve far polemica, non mi interessano le polemiche, io guardo oltre», taglia corto il fondatore. Che poi aggiunge: «Chi vuole far fuori il Nord, sbaglia a capire. Quelli che, a Roma e con Roma, costringono i popoli del Nord a subire le scelte dello Stato non hanno capito che lo spirito di Venezia è rimasto nel cuore della gente del nord». Per Bossi i «popoli giganteschi come quello lombardo, veneto, emiliano sanno che la Padania esiste. E sono coscienti della forza che ha». Infine Bossi non boccia l’Unione europea, tanto contestata dai sovranisti (non solo italiani): questa Europa «non mi dispiace affatto, non è male, è abbastanza buono l’assetto attuale. Tutto sommato poteva essere peggio, poteva essere un super-Stato centralista che schiacciava tutti i popoli, invece così non è stato».