Un nuovo giallo segna la strada di Jorit, lo street artist finito nei giorni scorsi al centro delle polemiche per la foto con Vladimir Putin, avrebbe fatto a Papa Francesco. L’artista napoletano ha affermato ieri sui social di aver donato al pontefice una serigrafia di Nelson Mandela, postando una fotografia della sua opera in mano al Santo Padre.

Nessun incontro, però, a quanto risulta a LaPresse sarebbe avvenuto nelle udienze ufficiali previste per oggi e nei giorni scorsi. Inoltre, nell’archivio delle foto di Vatican Media è presente - con la data dell’11 novembre 2023 - la medesima foto pubblicata dall’artista napoletano. Lo street artist, interpellato da LaPresse in merito alla presunta falsificazione della fotografia, ha smentito categoricamente che si tratti di un fake, mentre sui social impazzava la polemica: «L’artista napoletano fa cascare i media in un tranello usando una foto ritoccata» e ancora «i media pronti a condividere qualsiasi sciocchezza senza verificare».

A chiarire la situazione con il Corriere della sera è poi lo stesso artista, il quale spiega che l’opera è sua ma è stata consegnata al Pontefice nel Novembre 2023, non personalmente: «Non ho mai detto di essere stato in udienza dal Papa. Sfortunatamente non sono potuto andare di persona ma ho fatto consegnare il quadro nel novembre dello scorso anno. Mi sembra importante ricordarlo oggi per rilanciare un messaggio di pace». 

Caso chiuso, dunque. Ma le polemiche non finiscono qui, per l’artista napoletano. ll senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone in un’interrogazione a risposta scritta depositata oggi chiede se il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ritenga «opportuno che la Regione Campania utilizzi risorse pubbliche per finanziarie soggetti e progetti apertamente filo-putiniani»? «In occasione del Forum Internazionale della Gioventù tenutosi a Sochi, in Russia, dall’1 al 7 marzo 2024, lo street artist italiano Ciro Cerullo, in arte Jorit - si ricorda nella premessa dell’interrogazione -, è intervenuto dalla platea per chiedere al presidente Putin un selfie al fine di dimostrare, a sua detta, all’Italia e a tutto l’Occidente, l’umanità di quest’ultimo. Si apprende da organi di stampa che lo street artist avrebbe ricevuto 90mila euro di cachet da un’azienda controllata dal Ministero dell’Edilizia russo per dipingere dieci murales nei territori russi e nell’Ucraina occupata militarmente e, il suo incontro con Putin sarebbe stato preparato (e non improvvisato) dall’ambasciata russa in Italia».

Iannone nel testo del documento depositato a palazzo Madama evidenzia quindi il fatto che «la Regione Campania, tramite i fondi del POR Campania FSE 2014-2020, finanzia da anni la Fondazione Jorit, nonostante l’artista abbia più volte espresso - attraverso opere e dichiarazioni - posizioni filo-russe; la Regione Campania ha altresì finanziato, attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), anche il progetto della fondazione Jorit ’Right between the eyes’ come recitano numerosi comunicati della Regione stessa, che prevede la partecipazione di ben diciotto scuole campane (oltre 300 alunni) volto alla realizzazione di opere su pareti e spazi pubblici che caratterizzano la street art; tali opere hanno spesso espresso veri e propri messaggi politici, dal momento che, come dichiarato dallo stesso Jorit, sono volte a “dire no al riarmo”».

Il senatore di FdI chiede quindi di sapere se Sangiuliano «sia a conoscenza dei fatti sopradescritti e se non intenda verificare la veridicità di quest’ultimi; se il ministro ritenga opportuno che la Regione Campania utilizzi risorse pubbliche per finanziarie soggetti e progetti apertamente filo-putiniani e quale sia l’importo economico che la Regione Campania ha complessivamente utilizzato a tal fine a favore di Jorit».