I deputati di Sinistra Italiana, primo firmatario Stefano Quaranta, hanno presentato una proposta di legge "per contrastare i fenomeni di abuso e intrusione della privacy del cittadino all'interno delle attività di telemarketing ovvero nel contatto, mediante l'uso del telefono e con l'ausilio di un operatore, tra l'azienda e la sua clientela, ai fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o di ricerche di mercato o di comunicazione promozionale".Spiegano i parlamentari di Si: "Negli ultimi anni si è registrato un notevole aumento del cosiddetto telemarketing selvaggio, ovvero l'utilizzo sempre più frequente di pratiche commerciali scorrette einvasive nei confronti dei consumatori che si vedono costantemente vessati da telefonate indesiderate. Il Registro delle Opposizioni utilizzato negli ultimi anni si è dimostrato nei fatti depotenziato.Già nel maggio scorso Stefano Quaranta aveva evidenziato i paradossi delle attuali normative: "La cosa assurda è che mentre chiunque può telefonarci a tutte le ore del giorno su telefono fisso e mobile, se il medico della mutua deve lasciarci una ricetta in farmacia, la deve imbustare perché altrimenti potrebbe ledere la nostra privacy!".Il registro delle pubbliche opposizioni, dalla sua istituzione al 31 dicembre 2015, ha ricevuto circa 20mila segnalazioni di utenti che lamentavano la violazione della propria privacy ad opera di aziende di telemarketing (le più attive, quelle di telefonia, luce, gas, tv), e nonostante siano state erogate circa 2,6 milioni di euro di multe, la situazione non è migliorata. L’iscrizione al registro non basta per non essere chiamati. Per proteggere il proprio numero è necessaria l’iscrizione al registro delle opposizioni, ma se nel frattempo si ha dato il consenso, magari prenotando un hotel o comprando un biglietto online, i dati vengono trasmessi, e il registro bypassato.