I DEM TEMONO CHE IL M5S VOGLIA USCIRE DAL GOVERNO

L’aumento massiccio delle spese militari «è una scelta inaccettabile». Giuseppe Conte non intende scendere a compromessi sul punto. Il M5S voterebbe contro un provvedimento di questo tipo, a costo di far cadere il governo, come ha lasciato intendere in un’intervista alla Stampa. Ma è proprio questa rigidità a mettere in allarme l’alleato, il Partito democratico, e una parte della base parlamentare pentastellata. Ai dem non bastano le prese di distanza da Vito Petrocelli, il presidente 5S della commissione Esteri del Senato che ha annunciato la sua uscita dalla maggioranza in polemica con le posizioni “militariste” del governo, vogliono che Conte chiarisca le sue intenzioni in merito a un tema così delicato. E se Enrico Letta si dice convinto che «troveremo una soluzione», tra i parlamentari del Pd il fastidio non viene dissimulato. «Non si minaccia una crisi di governo durante una guerra in Europa», dice il senatore Andrea Marcucci. «La posizione del M5S sugli impegni presi con la Nato è molto pericolosa. Se si fa parte di un’alleanza, se ne rispettano gli accordi», dice. Ma a mostrarsi preoccupata è anche la capogruppo alla Camera, Debora Serracchiani, che commenta così la linea dell’avvocato: «È una scelta delicata ma è altrettanto delicato sapere che in questo momento non puoi permetterti di mettere in difficoltà un governo. Immagino che ci sarà responsabilità e consapevolezza del momento» . A replicare a Serracchianici pensa il vicepresidente del Movimento, Michele Gubitosa. «Stiamo assistendo a continui solleciti da parte del Pd di rivedere le posizioni del M5S espresse chiaramente da Giuseppe Conte», afferma. «Dico alla collega Serracchiani di pensare a non mettere in difficoltà il Paese con l’aumento delle spese militari. Il governo deve investire sulle priorità degli italiani che sono il caro bollette, il caro benzina, gli aiuti a famiglie e imprese. Questo significa avere senso di responsabilità e consapevolezza del momento».

Se il Pd si preoccupa, Alessandro Di Battista tira un sospiro di sollievo e plaude all’iniziativa del presidente pentastellato: «A Conte dico di andare avanti: su queste battaglie, se fatte fino in fondo, avrà sempre il mio sostegno», assicura. Anche se nelle chat dei parlamentari qualcuno non ha problemi a definire «una follia» l’idea di «staccare la spina al governo adesso».