La Commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) ha respinto, a voto segreto, la richiesta dell’Ungheria di togliere l’immunità all’eurodeputata italiana di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Salis. La decisione è arrivata questa mattina a Bruxelles. Ora la parola passa alla plenaria dell’Europarlamento, che si esprimerà a inizio ottobre.

Le reazioni politiche

La scelta ha subito acceso il confronto politico. Durissima la Lega, che parla di “eurovergogna targata sinistra e traditori del centrodestra”. In una nota, i leghisti accusano il Parlamento europeo di “usare la giustizia come un manganello”, denunciando “un precedente grave che rischia di incrinare il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini”. Di segno opposto le reazioni del fronte progressista. Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe, ha definito la conferma dell’immunità “una scelta che difende le garanzie europee e smaschera le violazioni dello stato di diritto del regime di Viktor Orbán”. Nicola Zingaretti, deputato Pd, ha sottolineato che “l’Italia, l’Europa e tutte le democrazie hanno il dovere di difendere i propri cittadini anche dagli abusi di potere”, giudicando “positiva” la decisione della commissione Juri. Anche Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni (Avs) hanno ringraziato i parlamentari europei, ribadendo che Salis “ha sempre detto di non voler fuggire dal processo ma di chiedere un giusto processo, impossibile in Ungheria, dove Orbán ha già scritto la sentenza di condanna”.

La voce di Ilaria Salis

Attraverso un post su X, Ilaria Salis ha commentato direttamente la decisione: “Difendere la mia immunità non significa sottrarmi alla giustizia, ma proteggermi dalla persecuzione politica del regime di Orbán. È un segnale importante e positivo. Ho piena fiducia che la plenaria confermerà questa scelta”. Salis ha inoltre ribadito di auspicare un procedimento giudiziario in Italia: “Le autorità italiane restano libere di aprirlo, come io stessa chiedo con forza”.

Prossime tappe

La vicenda si sposta ora in plenaria, dove gli eurodeputati saranno chiamati a confermare o ribaltare il verdetto della commissione. Il voto di ottobre sarà decisivo per stabilire se Ilaria Salis manterrà o meno la protezione dell’immunità parlamentare.