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Nuova bufera sul Campidoglio dopo le dichiarazioni del neo assessore al Bilancio, Raffaele De Dominicis, già procuratore della sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti della Regione Lazio. In una intervista, il magistrato ha ammesso di essere stato nominato al ruolo che fu di Marcello Minenna, dopo una telefonata dell'avvocato Pieremilio Sammarco, titolare di uno studio di diritto amministrativo e fratello di Alessandro, avvocato penalista già legale di Cesare Previti, presso il cui studio l'attuale sindaco di Roma ha svolto il proprio tirocinio. Ce n'è abbastanza per alimentare un fuoco ininterrotto di comunicati e dichiarazioni via Twitter da parte del Pd, romano e non. La più agguerrita, in questo senso, sembra essere la deputata Alessia Morani, che dei dem è anche vice capogruppo alla Camera: "In omaggio alla trasparenza, oggi dalle parole dello stesso neo assessore al Bilancio Raffaele De Dominicis apprendiamo che la scelta è stata fatta su indicazione dell'avvocato Sammarco. Un'ulteriore conferma, dopo il caso Marra, che a Roma sta tornando indietro sia nei metodi di decisione, sempre in circoli di potere ristretti e opachi, sia nei legami con quel mondo della peggiore destra che tanti danni ha fatto alla città. Nessun nuovo vento, nessun cambiamento, ma solo il perpetuarsi dei peggiori vizi della capitale", spiega Morani.Il senatore ultra renziano Andrea Marcucci sottolinea la mutazione repentina che sembra interessare il dna stesso dei Cinque Stelle: "Streaming? Referendum? Uno vale uno? Macchè, ora basta segnalazione di un amico di destra", scrive su twitter. In campo anche l'eurodeputato David Sassoli che conia l'hashtag #Poveraraggi: "Nomina un assessore mai visto e lui, tomo tomo, dice che a sceglierlo è stato l'avvocato Sammarco".La sindaca Virginia Raggi ha comunque difeso la scelta operata dall'Amministrazione. De Dominicis è un magistrato che ha sempre lottato per la legalità e la trasparenza. Tra le inchieste più importanti ricordiamo quella su parentopoli, quella su affittopoli, quella sulla quantificazione del danno erariale di Mafia Capitale, nonché il fatto che abbia sollevato questioni di legittimità costituzionale per tutte le leggi che dal 1997 in poi hanno reintrodotto il finanziamento pubblico ai partiti in netto contrasto con il referendum del 1993. È una persona che ha dimostrato di essere un vero servitore dello Stato, e per questo siamo onorati che faccia parte della nostra squadra. Andremo avanti con determinazione per cambiare questa città.