Sarà Renzi contro tutti. Di nuovo. Ma questa volta il palcoscenico lo conosce bene, l’ex presidente del Consiglio, perché trattasi della sua Firenze. Ed è proprio all’ombra di palazzo Vecchio che si realizzerà lo scontro fratricida con Dario Nardella: l’amico di una vita, il sodale di tante battaglie, l’allievo che, almeno a sentire il leader di Iv, non ha mai superato il maestro.

Motivo del contendere è il post Nardella, visto che il 2024 è anno di elezioni comunali lungo l’Arno e l’attuale primo cittadino e Renzi se la vedranno su fronti opposti. Nardella da mesi va candidando la sua assessora al Welfare, Sara Funaro, nonché nipote dell’ex sindaco Piero Bargellini. E ieri il Pd ha ufficializzato la sua corsa, escludendo l’ipotesi primarie tanto volute dai sostenitori di un’altra assessora di Nardella, Cecilia Del Re, e dagli stessi renziani.

I quali, preso atto della decisione del Nazareno, hanno risposto convocando una conferenza stampa per ufficializzare il sostegno alla vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi. «A Firenze il Pd rinnega le primarie e sceglie la candidatura alleandosi con la sinistra radicale: sarà interessante leggere il programma sull’aeroporto, sullo stadio, sui servizi pubblici - ha scritto Renzi - Sabato racconteremo con Stefania Saccardi perché noi la pensiamo in un altro modo. Ma proprio in un altro modo. Abbiamo scelto di fare la conferenza stampa in un luogo di libertà: le Murate. Ci vediamo sabato, inizia una sfida fantastica».

Di tutt’altro avviso le reazioni del sindaco Nardella, entusiasta per la scelta di Funaro. «Sono felice per Sara Funaro, una donna che stimo molto, che i fiorentini conoscono, amano e rispettano: le faccio un grande in bocca al lupo per questa avventura dei prossimi mesi - ha commentato il primo cittadino - Ora il mio compito è portare in fondo i progetti che abbiamo avviato e che dobbiamo chiudere in questi mesi. Come ho sempre detto, mi occuperò di Firenze fino all'ultimo giorno del mio mandato». Per poi parlare di «grande apertura, disponibilità e dialogo con tutti», poco prima che Renzi lo stoppasse annunciando la corsa di Saccardi.

Il sostegno a Funaro, 47 anni, comprenderà anche Azione, Sinistra Italiana, Verdi,+ Europa, Socialisti, Movimento azione laburista e Volt. «Siamo molto soddisfatti di questa scelta che avevamo sollecitato nelle scorse settimane - ha commentato Carlo Calenda - Funaro è persona seria e competente e potrà continuare l’ottimo lavoro sin qui svolto da Dario Nardella». E mentre resta da capire come si muoverà il Movimento 5 Stelle, chi si trova più in difficoltà è certamente il presidente della Toscana Eugenio Giani, molto vicino a Funaro ma, per ovvi motivi, anche alla sua vice Saccardi.

«Credo che Italia viva sia una componente essenziale almeno nella mia visione del centrosinistra e quindi dalle parole di Renzi cercheremo di capire come costruire un’alleanza - ha detto commentando l’iniziativa del leader di Iv - un’alleanza che a pieno titolo coinvolga il Pd, Iv e le altre forze che caratterizzano il centrosinistra nella proposta di governo a livello quantomeno regionale dove io mi sento parte con Italia viva, e stimo il lavoro che Stefania Saccardi sta facendo come vicepresidente regionale».

Per poi commentare le modalità con cui i dem sono arrivati alla scelta di Funaro. «Nell’assemblea cittadina del Pd il clima è stato bello, con un dibattito franco ed una larghissima maggioranza per Sara Funaro - ha sottolineato Giani - Quindi quando ci sono queste espressioni devo dire che il Pd trova un’energia che lo può portare, coinvolgendo tutti, quelli che erano d’accordo e chi non lo era, ad avere un ruolo importante per rinnovare un governo della città che il centrosinistra vive in tutte le elezioni da quando nel 1995 si votò per la prima volta l’elezione diretta per il sindaco».

La candidatura di Funaro ha ottenuto 137 voti favorevoli, mentre 24 sono stati i contrari e 8 gli astenuti. Sul nome di Funaro, ha spiegato il segretario del Pd cittadino Andrea Ceccarelli, c'è stato «un consenso largamente condiviso, pari al 74 per cento delle persone sentite durante le consultazioni» che hanno preceduto l’assemblea di lunedì sera al circolo di San Bartolo a Cintoia, conclusasi intorno alla mezzanotte. «Ho sempre sostenuto che fare il sindaco di Firenze deve essere un sogno e non un’ossessione e che, quando fai parte di una comunità devi rispettarne le regole democratiche - ha detto Funaro - È con questo spirito che mi metto a disposizione».