PHOTO
Luigi Di Maio non sarà più il leader solo del M5S: alla guida del partito ci sarà un “comitato”. A svelarlo è Repubblica, secondo cui il capo politico dei grillini starebbe lavorando alla nascita di un organo collegiale per suddividere le responsabilità e superare l’attuale crisi dei consensi, per un cambiamento che sia anche ritorno alle origini. Tra i cambiamenti, come riportato dal Corriere, potrebbe esserci quello di dismettere le vesti da tesoriere del Movimento, una carica che aveva assunto nel 2017 e in scadenza a settembre 2020. «Il tesoriere - si legge nello Statuto - è il rappresentante legale del Movimento 5 Stelle in tutte le attività economico-finanziarie, ha la responsabilità della gestione amministrativa e della politica finanziaria del Movimento 5 Stelle e ne apre e gestisce i conti correnti bancari e postali». Un ruolo che si può ricoprire per non più di due mandati consecutivi. Di Maio potrebbe, dunque, anche mantenere la carica, ma secondo il Corriere ha già deciso di non farlo. Dalla Calabria il capo politico grillino ha annunciato la necessità di cambiare volto al Movimento. L'occasione sarà fornita dai cosiddetti Stati generali, occasione per mettere in piedi una nuova carta dei valori e un’organizzazione più efficace. «Il solo capo politico non ce la può fare - ha sottolineato -. Ma ricordiamoci che il movimento è utile se aiuta quelli che stanno fuori non quelli che stanno dentro. A noi interessa far star bene il cittadini». Ma lo staff del ministro degli Esteri, in mattinata, smentisce: «smentiamo le varie ricostruzioni giornalistiche secondo cui il capo politico M5S Luigi Di Maio avrebbe intenzione di lasciare la carica di tesoriere - notizia del tutto illogica - o avviare nuove cose organizzative. Il capo politico ha sempre parlato di maggiore collegialità e, a tal proposito, il riferimento è alla nuova riorganizzazione già avviata con i nuovi facilitatori che servirà a dare nuova forma e forza al Movimento 5 Stelle, in vista degli Stati Generali di marzo. Troviamo altrettanto grave che in una giornata così delicata e complessa per l'Italia e per l'Ue, impegnate sul dossier libico in occasione della Conferenza di Berlino, i giornali colgano occasione per parlare del M5S riportando notizie infondate».