Ha le mani che tremano, Roberto Salis, quando prende la parola in conferenza stampa alla Camera per presentare la candidatura della figlia Ilaria alle prossime Europee con Alleanza Verdi-Sinistra. La voce concitata, lo sguardo fermo, le interruzioni perché «non so come esprimermi», trovandosi in un contesto diverso da quello abituale. «C’è una frase attribuita a Voltaire che dice “non sono d’accordo con le tue idee ma sono disposto a dare la vita affinché tu le possa esprimere liberamente», dice lanciando poi un contest tra artisti per rappresentare l’immagine della figlia.

Accanto a lui, come a fargli da guida nelle aule parlamentari, ci sono Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, che ripercorrono le settimane che hanno portato alla conferma della candidatura di Ilaria, ed espongono le carte che lo certificano.

«La candidatura di Ilaria Salis è una candidatura di carattere costituzionale, perché parla della costituzione materiale e formale dell’Europa che vorremmo - ha spiegato il leader di Sinistra italiana - Ci impegneremo affinché Ilaria Salis sia eletta e affinché questa elezione contribuisca a chiudere il ciclo infernale in cui è finita, oltre che a disegnare una Europa costituzionale in cui i diritti fondamentali non siano più calpestati».

Roberto Salis annuisce, sembra teso ma sicuro di sé e della battaglia che sta conducendo, in nome della figlia. Prende le parola e specifica che «è nei diritti di mia figlia candidarsi, non sta facendo nulla di illegale» e che «se ci fosse una non elezione o qualsiasi forma di ritorsione, andrebbe a significare ciò che stiamo dicendo: un potere giudiziario totalmente influenzato da quello esecutivo e un'assoluta assenza di stato di diritto». E per dare voce alla figlia, viene letta in sala una lettera scritta da Ilaria, o meglio raccolta dal padre nei dieci minuti di colloquio al giorno previsti. «Ho avuto la fortuna di non essere dimenticata ma situazioni di ingiustizia simili sono all'ordine del giorno di diversi paesi d’Europa - scrive la donna - Per questo, dopo notti insonni e settimane di riflessioni ho deciso di accettare la candidatura alle elezioni europee per portare l'attenzione che mi avete mostrato anche ad altre persone che si trovano nella mia stessa situazione e trasformare questa mia sfortunata vicenda in qualcosa di costruttivo nella tutela dei diritti fondamentali».

Poi i ringraziamenti «per i sorrisi» durante le udienze, per la mobilitazione del Paese in sua difesa, per i tanti messaggi di vicinanza ricevuti. «Non è mia intenzione sottrarmi al procedimento in cui sono imputata ma difendermi nel processo nel rispetto dei diritti fondamentali, dei principi di proporzionalità e della presunzione di innocenza - aggiunge - So di non essere un caso unico ma eccezionale».

Il padre descrive poi le condizioni in cui è detenuta, «peggiori del nostro 41bis» perché «costretta in cella 23 ore su 24, e l’ora d’aria salta se deve andare a fare spesa o se riceve visite». Una condizione che sta facendo vivere a lui e alla madre «un’angoscia terribile». Da qui la richiesta di una mano ai politici, che hanno risposto in diversi modi. «C’è chi mi ha sbattuto la porta in faccia, chi mi ha diffamato, e chi si è resa disponibile, come Schlein».

Poi è volta di Angelo Bonelli, che attacca direttamente il leader della Lega, Matteo Salvini, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che si sono astenuti sul voto del Parlamento europeo di condanna delle violazioni dello stato di diritto in Ungheria. «Voglio ricordare a chi ha votato contro la risoluzione del Parlamento europeo contro l’Ungheria che la politicizzazione non è responsabilità di Roberto Salis, ma di Orbán che non garantisce la separazione del potere esecutivo da quello giudiziario - ammonisce il leader dei Verdi - Rischio ritorsioni contro Ilaria post europee? Se dovessero andare oltre allora sarà tana libera tutti e saremmo costretti a denunciare tutti i parlamentari di destra pregiudicati».

Si parla anche della candidatura nella Lega del generale Vannacci, che Salvini vorrebbe vedere impegnato in un dibattito con Ilaria Salis. «Salvini si preoccupi quindi in casa sua, perché l'8-9 giugno non sarà più segretario della Lega e magari tante discussioni su sciocchezze che sta facendo da Ministro saranno rimesse in discussione», dice Bonelli. «Immaginare di proporre un dibattito fra Vannacci a una persona che non può fare campagna elettorale è offensivo e conferma il livello infimo di una figura che fa il vice presidente del Consiglio», rimarca Fratoianni.

Nella discussione entra anche l’antifascismo, Roberto Salis spiega che assistiamo «alla recrudescenza di un mondo che sembrava sopito» e invita a tenere alta la guardia. A domanda del Dubbio sui contatti tra la famiglia e il governo italiano, risponde che essi sono stati «stringati», perfino quando è stato attaccato direttamente dal portavoce di Viktor Orbán.

Ma Fratoianni e Bonelli si dicono «estremamente convinti» di superare la soglia di sbarramento, e che dunque Ilaria sarà eletta. Le circoscrizioni dove sarà candidata? Nord-Ovest e molto probabilmente Isole. E tra un mese, chissà, l’uscita dal carcere.