Secondo alcune indiscrezioni, l’europarlamentare avrebbe preso contatti col Carroccio per entrare nel gruppo Identità e democrazia. Ma arriva la smentita

La notizia battuta dalle agenzie a metà di un afoso pomeriggio dedicato ai festeggiamenti del 2 giugno è quelle da far venire l’acquolina in bocca ai nostalgici del governo gialloverde. Dino Giarrusso, ex Iena e grillino di prim’ordine fino a pochi giorni fa, eurodeputato, dopo essere fuoriuscito in polemica con il leader Giuseppe Conte avrebbe chiesto asilo politico niente meno che alla Lega di Matteo Salvini.

«Un “doppio passo” - si legge nel lancio Adnkronos - che gli consentirebbe di uscire dal Misto a Bruxelles e di aderire al gruppo “Identità e Democrazia”, dove siedono gli europarlamentari leghisti al Parlamento europeo». Apriti cielo. La notizia è ancora più gustosa ( almeno fino alla sua smentita, ma ci arriveremo) perché secondo l’agenzia il nostro starebbe trattando direttamente con il numero uno del Carroccio, che in questi giorni, impegnato come è a difendersi un giorno sì e l'altro pure dalle accuse di aver tramato alle spalle del governo per recarsi a Mosca e mediare con Lavrov la pace tra Russia e Ucraina, probabilmente deve pensare a tutto tranne che a gestire le beghe interne al proprio gruppo a Bruxelles.

Ma nel lancio si spiega convintamente che lui ci starebbe pensando, che i suoi avrebbero qualche remora ma che, insomma, la partita è aperta. Anche perché, visto il boom ottenuto dall’ex Iena alle scorse Europee, il suo nome potrebbe tornare buono per le prossime Regionali. «Lui vanta tantissime preferenze giù - spiega dopo la fuga di notizie l’europarlamentare leghista Antonio Maria Rinaldi - se approdasse alla Lega ne sarei felicissimo».

Ma tra un «non abbiamo nulla da dire a riguardo» riferito dallo staff di Salvini e un ragionamento sul fatto che la partita nel centrodestra, in effetti, per la guida di palazzo dei Normanni è tutt’altro che in discesa ( Meloni vorrebbe ricandidare Nello Musumeci, da Forza Italia e Lega il leitmotiv è «anche no, grazie» ), ecco che a nemmeno due ore dalla notizia arriva la smentita del diretto interessato.

Non prima di un commento a caldo da parte di alcune fonti pentastellate a Bruxelles. «Dino Giarrusso fra le braccia di Salvini? Nessuna sorpresa, evidentemente avrà trovato i valori che cercava e che non avrebbe mai potuto trovare nel Movimento 5 Stelle», spiegano. Il riferimento è alla polemica degli scorsi giorni sulle presunte «poltrone» che Giarrusso avrebbe reclamato nel Movimento ( secondo molti, proprio la candidatura alla guida della Regione Sicilia) e che Giuseppe Conte avrebbe rifiutato. Da qui l’addio di Giarrusso al “suo” M5S, secondo lui ormai lontano anni luce da quello delle origini.

Ma torniamo alla smentita. «La notizia di un mio ingresso nella Lega e nel gruppo Id in Europa è totalmente falsa, inventata, priva di fondamento», esordisce Giarrusso commentando la tempesta nella quale si è trovato in mezzo. «Da quando ho raccontato alcune verità, scomode e dolorose, riguardanti il Movimento Cinquestelle si è scatenata una macchina del fango contro di me, quotidiana e continua, ben pilotata da chi dovrebbe essere guidato dall’onestà e invece è evidentemente in malafede e mosso solo dalla sete di potere e di poltrone», scandisce l’eurodeputato accusando gli ex compagni di partito. Per poi anticipare alcune rivelazioni fatte ieri sera a Piazzapulita «su cose molto gravi successe negli ultimi mesi, specie della gestione feudale del M5S in Sicilia», augurandosi che gli spettatori «siano capaci di accettare la verità anche quando fa male, e non si facciano condizionare dalle bufale che vengono messe in giro ad arte per colpire chi è libero e onesto». Insomma, un bel problema per Conte. «I poltronari pronti a piazzare se stessi e i propri familiari grazie al M5S, farebbero bene ad ammettere il proprio disegno di far politica a vita, anziché gettare fango su di me e su chi ha sempre rispettato i valori fondativi del Movimento», conclude Giarrusso. Ne vedremo delle belle.