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“Le filosofie gender, la negazione che si possa usare la parola donna, sono nuove forme di patriarcato e sono un rischio alla libertà delle donne di essere se stesse”. Parola di Eugenia Roccella, ministra della Famiglia, Pari Opportunità e Natalità, nel corso del dibattito al convegno di Atreju a cui ha preso parte tra gli altri anche l’ex deputata Pd e attivista Lgbt Anna Paola Concia.
“Io penso che nel mondo occidentale, libero e democratico, le donne abbiamo fatto un lungo cammino che ancora non si è concluso ma in cui siamo molto avanti. Ci sono nuovi rischi perché la questione gender è una questione che nega l'identità femminile”. “Il patriarcato esiste e in maniera feroce in tante parti del mondo. Penso all'Iran, all'Afghanistan e alla lotta solo per togliersi il velo. Nel mondo occidentale, libero, democratico è stato fatto un lungo cammino, non del tutto concluso, ma molto avanti eppure ci sono ancora dei rischi che definirei neopatriarcali”, ha spiegato la ministra. Per la quale, appunto, è “la questione gender” a negare “che le donne siano tali perché hanno un corpo di donna, che poi è il motivo per cui sono oppresse in tante parti del mondo. Io credo che le schwa, le filosofie gender, la negazione che possa essere usata la parola donna siano una nuova forma di oppressione e di patriarcato. Sicuramente un rischio per la libertà”.
D’accordo su questo punto anche Paola Concia. “Mi daranno della fascista, ma le teorie gender che cancellano le donne non le condivido e mi batterò sempre contro tutto questo. Al di là del patriarcato e delle teorie gender, che possono essere parole teoriche, c'è la vita reale delle persone. La misura dello stare al mondo della donna non è la violenza: è un racconto pericoloso. L'obiettivo è la libertà femminile e la denatalità si contrasta con le infrastrutture sociali, gli asili nido, e il welfare per le famiglie”, ha detto l’ex deputata.
“E' molto importante che Giorgia Meloni sia una donna e sia di destra. E non è un caso. Non è casuale. Le grandi leader europee sono sempre state di destra. Da Angela Merkel a Margaret Thatcher. Chiediamoci perché. Perché a destra c'è un amore per la libertà, un'attenzione per la libertà che include anche la libertà femminile. Una donna che è in grado di affermarsi ha la libertà di farlo più che a sinistra”, ha detto ancora Roccella. Che a margine del suo intervento ha commentato la revoca di Concia dal progetto sull'educazione all'affettività nelle scuole da parte del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. “Il ministro Valditara ha pensato a questa soluzione e lui è tornato indietro. I motivi di questo sono sicuramente legati al fatto che le polemiche, a destra e a sinistra, hanno creato un clima poco sereno rispetto all'impostazione del progetto”.