«Berlusconi è in formissima, sta come un grillo. Si candida certamente in Senato». Lo dice Antonio Tajani, conversando con i cronisti a Montecitorio, dopo una riunione a villa Grande con il leader di Forza Italia. «Berlusconi si esalta in campagna elettorale e questa è la sua nona campagna elettorale», sottolinea tra laltro il vice presidente di FI. «Nel nostro programma cè laumento delle pensioni, tutte le nostre pensioni, ad almeno 1000 euro al mese per 13 mensilità, cè la pensione alle nostre mamme che sono le persone che hanno lavorato di più alla sera, al sabato, alla domenica, nei periodi delle ferie e che hanno diritto di avere una vecchiaia serena e dignitosa e poi cè limpegno a mettere a dimora, a piantare ogni anno almeno un milione di alberi su tutto il territorio nazionale», ha fatto sapere il Cav abbozzando in una intervista al Tg5 il contenuto del programma elettorale del partito. «Proprio in questi giorni - ha aggiunto Berlusconi - stavo finendo di preparare il programma di Forza Italia e del centro-destra in vista delle elezioni del 2023. Ora naturalmente il programma diventa di stretta attualità perché dobbiamo depositarlo al Viminale entro il 12 agosto. Il nostro è un programma semplice, sono 8 punti fondamentali per far ripartire lItalia e per alleviare le difficoltà e le sofferenze degli italiani. «Meno tasse, meno burocrazia, meno processi, più sicurezza, per i giovani, per gli anziani, per lambiente e poi la nostra politica estera. È un programma che si basa sulla nostra tradizionale lotta alle tre oppressioni, loppressione fiscale, loppressione burocratica loppressione giudiziaria e che è molto attento ai più deboli, agli anziani, ai malati ed è anche molto attento allambiente, che è un tema che diventa sempre più importante», ha concluso Berlusconi. «Non cè stato nessun concorso del centro-destra. Noi siamo stati sempre i più leali sostenitori del governo Draghi. Era un governo di unità nazionale che noi per primi avevamo proposto per far fronte alle emergenze del Paese. Sono stati i Cinque Stelle a mettere in crisi il governo, ancora una volta, rifiutando di votare un provvedimento davvero essenziale per gli italiani», ha ribadito il presidente di Fi. «A fronte di questo, il Presidente Draghi una settimana fa si era recato dal Capo dello Stato e aveva presentato le sue dimissioni perché riteneva che così non si potesse continuare. Noi abbiamo detto e scritto in tutti i modi che eravamo pronti a sostenere anche un altro governo Draghi fino alla fine naturale della legislatura. Questo naturalmente sarebbe stato possibile solo ripartendo senza i Cinque Stelle, senza i loro ministri e i loro sottosegretari, visto che loro stessi si erano posti fuori dalla maggioranza, dopo aver paralizzato per mesi lazione di governo con i loro veti», ha concluso Berlusconi.