Genova e Ravenna vinte dal centrosinistra al primo turno, Matera e Taranto al ballottaggio. È il risultato delle Amministrative nei quattro capoluoghi di provincia in cui si votava ieri, con le opposizioni che festeggiano due vittorie di cui una piuttosto scontata (nella città dov’è sepolto Dante), e una un po’ a sorpresa, visto che nella città della Lanterna Silvia Salis era sì consapevole della forza della propria candidatura ma il ballottaggio contro Pietro Piciocchi, ex vice sindaco dell’attuale presidente della Liguria Marco Bucci, era più che probabile.

E invece l’ex campionessa di lancio con il martello ce l’ha fatta al primo turno, capace di tenere insieme tutta la coalizione, da Avs ad Azione, dal M5S a Iv, passando per Pd e Più Europa. «Ormai è chiaro, il centrodestra esulta per i sondaggi, noi vinciamo le elezioni - ha detto la leader del Pd, Elly Schlein - uniti si vince, congratulazioni a tutte le forze che hanno contribuito a queste belle vittorie».

Soltanto nel tardo pomeriggio, a risultato ormai acquisito e dopo la telefonata di rito dello sconfitto , Salis è arrivata ai microfoni per ringraziare i genovesi e tutti coloro che l’hanno sostenuta, richiamando «l’unità» della coalizione.

«La sua vittoria, con un margine così ampio e ottenuta al primo turno, è la dimostrazione che progetti nati dal basso ed inclusivi delle proposte della società civile sono percepiti dai cittadini come più vicini alle proprie esigenze - e, per questo, meritori di fiducia ed entusiasmo», il ragionamento del leader M5S Giuseppe Conte.

Già dai primi exit poll era evidente che sarebbe arrivata una vittoria al primo turno, senza bisogno di ballottaggio, e il primo a buttarsi sul risultato è stato il leader di Iv, Matteo Renzi. «I dati delle amministrative dimostrano che quando il centrosinistra è unito e ha candidati credibili vince, praticamente ovunque», ha scritto sui social. L’ex presidente del Consiglio ha poi postato una foto che lo ritrae assieme alla neosindaca alla Leopolda del 2012, citando lo slogan della convention di allora.«Grande vittoria a Genova, viva la sindaca - ha scritto Renzi - Brava Silvia, ora tocca a te riaccendere le stelle».

A stretto giro è arrivata anche una nota del Pd per spiegare che «c’è un paese che vuole cambiare e che sceglie persone credibili, preparate e inclusive». Secondo Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd alla Camera e al Senato, e Nicola Zingaretti, capo delegazione Pd al Parlamento europeo, «la lezione che viene dalla prima tornata elettorale delle amministrative ci dice che al di là della propaganda e delle parole vuote, la destra non è credibile e la prova del governo non paga». Per questo, aggiungono in una nota, «cambiare si può, costruire un’altra idea di paese più giusto, solidale e democratico è possibile» e «oggi è un giorno importante per tutte le forze del centrosinistra che hanno scelto l’unità e che credono nell’alternativa».

A Ravenna, dove il sindaco uscente era l’attuale presidente dell’Emilia-Romagna, Michele De Pascale, a vincere è stato il dem Alessandro Barattoni, che ha sconfitto Nicola Grandi del centrodestra. «È stato un grande lavoro di squadra, non mi sono mai sentito solo, ora lavoriamo al nostro programma che è pensato per i prossimi dieci anni - ha detto Barattoni - Serve un tavolo con gli altri sindaci romagnoli sulle infrastrutture».

E se Avs con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli parla di «stagione nuova per Genova» e di «avviso di sfratto per Meloni», le due vittorie sono state commentate entusiasticamente anche dal leader di Azione, Carlo Calenda. «I primi risultati di queste amministrative lo confermano: quando si presentano candidati riformisti, concreti e competenti, il consenso arriva - ha scritto Calenda - Le persone non cercano slogan, ma serietà e capacità di far accadere le cose: il nostro compito ora è rafforzare la presenza nei territori, sostenere il lavoro degli eletti con attenzione e continuare a costruire un’alternativa pragmatica per il Paese».

A Taranto si andrà al ballottaggio il prossimo 8 e 9 giugno, assieme ai referendum su lavoro e cittadinanza, tra Pietro Bitetti, del centrosinistra, che è in vantaggio su Francesco Tacente, candidato civico con il sostegno, senza simbolo, della Lega. Nella città dell’Ilva il centrodestra si è diviso con Luca Lazzaro, candidato sostenuto da Fdi e Fi, arrivato terzo.

Secondo turno necessario anche a Matera, dove è avanti il candidato di centrosinistra Roberto Cifarelli che sfiderà Antonio Nicoletti del centrodestra. Qui è stato il campo largo a dividersi, con il M5S fuori da un alleanza che comprendeva ex Pd, pezzi di Fi e centristi.

Nei 126 comuni coinvolti dal voto l’affluenza è stata identica a quella di cinque anni, cioè 53,6%; nei capoluoghi è stata in calo a Ravenna, Matera e Taranto mentre è aumentata a Genova.