Corsi e ricorsi storici con il loro carico di disperazione. Due giorni fa il procuratore di Agrigento, Giovanni Di Leo, ha paragonato gli ultimi sbarchi a Lampedusa agli arrivi nell’agosto del 1991 di migliaia di persone provenienti dall’Albania, a bordo della nave “Vlora”. Nell’hotspot dell’isola siciliana la situazione è ormai insostenibile.

Ospitare dignitosamente i migranti è diventato impossibile. Oggi la tensione è aumentata per i ritardi legati alla collocazione degli ultimi arrivati sull’isola. Un centinaio di migranti, ammassati sul molo Favoloro, hanno atteso molte ore prima di essere accompagnati nel centro di contrada Imbiracola. A causa delle temperature ancora alte di questi giorni alcuni si sono gettati in mare per rinfrescarsi. I soccorritori hanno distribuito migliaia di bottigliette d’acqua. Altri momenti di tensione si sono avuti al momento della distribuzione dei pasti.

«Il governo Meloni - afferma l’europarlamentare del Pd Pietro Bartolo - ha fallito su tutta la linea. I tanti barchini in lamiera approdati a Lampedusa negli ultimi giorni partono tutti dalla Tunisia, il paese con cui il governo italiano e la commissaria Ursula Von der Leyen hanno siglato il memorandum». Ida Carmina, deputata del M5S, rileva che «nonostante l’impegno di tante persone che lavorano giorno e notte, non si riesce a garantire a Lampedusa la dovuta assistenza e imperversa il disagio fisico e psicologico». Inoltre, il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute per chiedere al governo che venga allestito un vero presidio ospedaliero a Lampedusa.

L’iniziativa è partita dai senatori siciliani Dolores Bevilacqua e Pietro Lorefice. «A Lampedusa e Linosa - spiegano - è attivo solamente un poliambulatorio, nel quale è attiva una guardia medica e operano specialisti interni, che si trovano però sul posto solo in alcuni giorni della settimana, perché non si tratta di medici residenti sull’isola ma provenienti dalla Sicilia. Questo mette a rischio il diritto alla salute dei cittadini di Lampedusa, già schiacciati dal peso degli sbarchi dei migranti che arrivano sull’isola, che necessitano a loro volta di assistenza sanitaria. Alla già disastrosa situazione si aggiunge il fatto che il punto nascita di Lampedusa e Linosa è stato, come tanti altri, soppresso».