STRAGE DI KREMENCHUK: Il CREMLINO NEGA TUTTO

«Siamo uniti: Putin non deve vincere la guerra». Sono le parole del cancelliere tedesco Olaf Scholz a margine della riunione del G7 che ieri si è concluso a Elmau in Germania. Frasi che rispecchiano la volontà generale dei ' grandi' che nella dichiarazione finale hanno ribadito il sostegno totale all'Ucraina.

I leader dei 7 paesi si sono detti, infatti, ' uniti per sostenere il governo e il popolo ucraino nella loro lotta per un pacifico, prospero e democratico futuro, continueremo a imporre costi economici severi e immediati al regime del presidente Putin per la sua ingiustificata guerra di aggressione contro l'Ucraina'.

Il G7 è stato aperto dal presidente ucraino Zelensky che ha partecipato in videoconferenza chiedendo ancora un sostegno fattivo al di là delle dichiarazioni di principio. Tradotto: vogliamo armi. Una richiesta che il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha, almeno a parole, accolto: ' Soldi, armi e sostegno politico. Tutti mobilitati per Zelensky e l'Ucraina'.

Diverse le misure annunciate. A cominciare dal tetto ai prezzi per il petrolio russo, al divieto delle importazioni di oro. I leader riuniti in Germania hanno dichiarato che si prenderanno ' in considerazione una serie di approcci, comprese le opzioni per un possibile divieto completo di tutti i servizi che consentano il trasporto marittimo russo di petrolio greggio e altri prodotti petroliferi a livello globale, a meno che il petrolio non venga acquistato a un prezzo pari o inferiore'. Ma ad esempio l'approccio sul gas è diverso. Basta analizzare le parole, ancora una volta di Scholz: ' Bisogna rendersi conto che il futuro non è nel gas', ma ' nel breve termine sarà necessario'. Il leader tedesco ha sottolineato come ' nella fase di transizione ci sono investimenti che dovranno essere supportati... Questo è molto legato a dove andiamo con l'idrogeno, poiché le strutture che trattano e trasportano il gas naturale possono essere riconvertite all'idrogeno con una certa rapidità, se progettate allo scopo, e anche alla questione di quanto a lungo queste risorse dovranno essere utilizzate'. Ma sul G7 ha pesato la strage di civilial centro commerciale di Kremenchuk. Il bilancio attuale è di oltre 20 morti e 59 feriti, di cui 25 ricoverati in ospedale, a cui si aggiungono 40 dispersi. Mosca si è discolpata dichiarando che l'attacco ' ha colpito un deposito di munizioni e l'esplosione ha innescato un incendio nel centro commerciale in disuso'. Tutti hanno condannato l'avvenimento e a questo proposito ieri sera si è tenuta una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, richiesta dall'Ucraina, che ha preso in esame l'escalation contro i civili che si sta verificando anche in altre parti del paese.

Ieri intanto a Madrid ilConsiglio atlantico infatti ha preso in esame la richiesta di Svezia e Finlandia di entrare nella Nato. La decisione favorevole è stata preannunciata nei giorni scorsi anche malgrado l'opposizione della Turchia che accusa il paese scandinavo per il sostegno ai curdi.