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Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia
«Il dibattito politico istituzionale italiano resta sempre sbilanciato. Per qualche giorno avremo ancora pagine intere sul libro del Generale, testo che non passerà certamente la storia come “I promessi sposi” o “Il Gattopardo”, mentre è passato quasi sotto silenzio un testo quello sì pericoloso, un atto di grave intimidazione nei confronti del Parlamento, sottoscritto da alcune centinaia di magistrati in pensione, che punta, come al solito, ad impedire al Parlamento di esprimersi sulla riforma della giustizia. In particolare questi ex magistrati ordinano di non procedere alla annunciata riforma della separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. Questa ulteriore aggressione alla sovranità del Parlamento sarà respinta. Questa riforma 's'ha da fare'. E non saranno i fogli d'ordine dei “padroni della verità” a bloccare il libero Parlamento italiano». Lo afferma Maurizio Gasparri di Forza Italia.
«Noi rispettiamo la legalità repubblicana e la sovranità delle Istituzioni democratiche. Questo manifesto appello rappresenta un atto grave, ben più inquietante di un ufficiale in cerca di improbabile gloria. Eppure se ne parla troppo poco. Noi ne parleremo. Anche in Senato», conclude.