Stefano Parisi, il politico-manager che Silvio Berlusconi ha messo a capo della riorganizzazione di Forza italia, ha ufficialmente iniziato a lavorare alla convention in programma il prossimo 16 e 17 settembre.Ancora segretissima la lista dei nomi di chi farà parte della squadra, però è iniziata a delinearsi, attraverso la raccolta di idee e proposte, le linee guida in vista delle prossime elezioni politiche e soprattutto del referendum costituzionale di ottobre. Del pre-incontro di giovedì si sa poco, di certo c'è che la convention di settembre sarà pubblica e aperta a chi vuol partecipare. Il modello sarà quello della Leopolda: Parisi prenderà la parola e risponderà alle domande dei presenti. Una sorta di test anche per valutare il contributo di idee di chi si candida ad accompagnarlo in questa nuova sfida. Tant'è che a prendere parte all'evento, oltre ai componenti della lista civica messa in piedi da Parisi per la corsa a Palazzo Marino, potrebbe esserci anche qualche big della politica nazionale.Conferme ufficiali, al momento, non ce ne sono; tuttavia non è esclusa la presenza di Maurizio Lupi, capogruppo di Area popolare alla Camera, particolarmente vicino a Parisi nella campagna elettorale delle scorse amministrative. A sorpresa, inoltre, potrebbe presentarsi Corrado Passera. Anche lui, in occasione della campagna elettorale milanese, si era messo a disposizione del progetto di Parisi.E' certo, invece, che non ci saranno esponenti di Fdi. Fonti interne alla sezione lombarda del partito precisano che si tratta di un ?no' senza polemiche, ma che pone di fronte a un problema politico. Prima di prendere una decisione, cioè, occorre capire se Parisi sarà il leader di Forza Italia e se sarà lui a guidare il progetto di riorganizzazione del centrodestra. Perché se a livello elettorale era stata trovata una convergenza su tutti i fronti, ora è doveroso fare chiarezza su chi intende appoggiare il governo e chi è per il sì.Nel frattempo il governatore ligure Giovanni Toti smentisce il cosiddetto partito dei governatori leghisti e forzisti alternativo all'iniziativa di Parisi: «Tra le file azzurre in tanti scommettono che Toti stia lavorando aqualcosa di nuovo. I più maliziosi sono convinti che pensi a una sorta di movimento, fondato sull'asse Fi-Lega in chiave antiparisiana e per questo l'accusano di essere "quasi subalterno al Carroccio di Matteo Salvini».