«Quello che stiamo votando oggi è un colpo a tre milioni e mezzo di lavoratori poveri». Elly Schlein digerisce la scelta della maggioranza di mandare la palla in tribuna sul salario minimo a 9 euro lorde l’ora. Il centrodestra ha appena chiesto e ottenuto il rinvio della proposta di legge presentata da tutti i partiti di opposizione ( tranne Italia viva) in Commissione Lavoro con un voto d’Aula. E con 21 voti di scarto alla Camera, il salario minimo riparte dalla Commissione competente nonostante due mesi fa la premier Giorgia Meloni avesse deciso di congelarlo, di evitare una bocciatura, in attesa del parere del Cnel. Un parere - negativo - nel frattempo arrivato a confermare tutte le resistenze della maggioranza.

«Non avvertite sulla vostra pelle alcun senso di vergogna per avere abbandonato una intera generazione alla precarietà ed alla incertezza?», chiede polemica in aula la segretaria del Pd e leader dell’opposizione Schlein. «La vostra scelta di oggi è pavida, oltre ad essere cinica. Voteremo contro questa richiesta di rinvio». Perché per i dem, il ritorno in Commissione della pdl altro non è che «la cronaca di una fuga annunciata», una «fuga dalla realtà». «Siete ossessionati dall'immigrazione e non vedete l'emigrazione dei nostri giovani, che vanno via per colpa dei salari bassi», insiste la segretaria del Pd, convinta che Meloni abbia scelto una scorciatoia «per non trovarsi nell'imbarazzo di dover dire no al salario minimo». Una scelta «pavida, oltre che cinica», attacca a testa bassa Schlein.

Ma a replicare a muso duro al governo non è solo la numero del Nazareno. A insorgere è tutta l’opposizione, a esclusione di Italia viva, che aveva sottoscritto il provvedimento e organizzato una raccolta firme a sostegno della riforma. «C’è stato un rinvio e il tentativo di ammazzare il salario minimo ed erano tutti tronfi di averlo affossato, ma ci sono già oggi delle sentenze che dicono che un lavoratore può chiedere il salario minimo», commenta il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. «Non ci lamentiamo che la politica venga scavalcata dalla magistratura. Fioc cheranno sempre più sentenze. La politica non ci fa una bella figura, credono di aver risolto il problema ma gli tornerà in faccia», aggiunge il leader grillino.

Che poi promette: «Che vigliaccheria, non hanno neppure il coraggio di metterci la faccia ma noi non gli daremo tregua. Continueremo questa battaglia nel Paese». E lo stesso impegno di Conte sente di prendere anche Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra: «In Italia c'è una gigantesca questione salariale che riguarda tutti e va posta. Il salario minimo è una questione di dignità che deve spingere in alto tutti i salari contro l'aumento dei prezzi. Ai lavoratori, scappando per l'ennesima volta, date uno schiaffo in faccia», dice il leader di Sinistra italiana. E sui social fa sentire il suo disappunto anche Carlo Calenda, che sul salario minimo ha scelto di sostenere la proposta di quasi tutta la minoranza. «La maggioranza sta facendo un errore drammatico per la vita di tanti italiani che lavorano e faticano», dice il capo di Azione. «Abbiamo dato disponibilità a cancellare il fondo per il sostegno delle imprese e dunque portare la misura ad avere impatto zero sulle finanze pubbliche. Neppure a queste condizioni Meloni ha dato ok. Atteggiamento sbagliato, ingiusto e miope».

E dopo aver votato contro la scelta del governo, nel pomeriggio le opposizioni decidono di lasciare la commissione Lavoro della Camera, avendo chiesto invano la calendarizzazione immediata della proposta sul salario minimo.

«Le opposizioni hanno abbandonato i lavori della Commissione, probabilmente per loro inizia la settimana corta, ma non è quella che intende il segretario Schlein», ribatte il presidente Fdi della commissione Lavoro Walter Rizzetto. «La calendarizzazione o ricalendarizzazione dei provvedimenti avviene in ufficio di presidenza e questo vale anche per la pdl sul salario minimo, ufficio di presidenza che ancora doveva avere inizio. La protesta è iniziata invece durante l'esame di un parere, quindi a lavori in corso della commissione», dice ancora il meloniano. Che poi scandisce i tempi: «Inizieremo a stretto giro con la richiesta di una audizione del Cnel che verrà ad illustrare ancora il contenuto del suo documento». Il gioca dell’oca sul salario minimo è appena cominciato.