Avanti un altro. Non sappiamo se la segretaria del Pd, Elly Schlein, sia appassionata del quiz televisivo ( forse no, visto il clima del preserale condotto da Paolo Bonolis e Luca Laurenti), ma di certo in queste settimane sta facendo i conti con chi lascia il partito a una velocità maggiore dei concorrenti che sfilano ogni sera su Canale 5. Questa volta è toccato a Carlo Cottarelli, che ha annunciato le sue dimissioni da senatore per tornare a insegnare all’università Cattolica di Milano. Le motivazioni? La «troppa animosità» nella vita parlamentare e lo spostamento del Pd «più lontano dalle idee liberal- democratiche» in cui crede l’economista. Insomma, un Pd fortemente spostato a sinistra non piace nemmeno a Cottarelli, dopo gli addii delle scorse settimane di Andrea Marcucci, Beppe Fioroni, Enrico Borghi e Caterina Chinnici.

Il paradosso è che se l’addio di Borghi, membro del Copasir, ha messo fortemente in difficoltà il Pd, rimasto con un solo componente, il presidente Lorenzo Guerini, nella Commissione che si occupa di sicurezza e servizi segreti, l’addio di Cottarelli “avvantaggia” Schlein, visto che sarà sostituito da Cristina Tajani, ex presidente di Anpal Servizi e vicina alla nuova segretaria.

Ma certo qualcuno che se ne va da una comunità non può essere visto di buon occhio da chi quella comunità, per sua stessa ammissione, cerca di aprirla il più possibile all’esterno, anche facendo tornare a casa chi se ne era andato in polemica con altre segreterie. Ed ecco che a difesa del “nuovo” Pd arriva chi è stato tra i primi a crederci, nel Pd stesso. «Pur rispettando la decisione del senatore Cottarelli e rammaricandomene, non posso condividere una scelta di abbandono - spiega Piero Fassino - Il Pd è nato e vive dell'incontro tra culture e sensibilità diverse e deve essere responsabilità di ognuno concorrere con le proprie convinzioni alla coesione e all'unità del Pd». Richiamando tuttavia al «compito del gruppo dirigente», che è quello di «assicurare che ognuno si senta pienamente parte del partito». E a non sentirsi nel partito, al momento, sono più di uno, se lo stesso Guerini richiama il gruppo dirigente all’attenzione verso parole, quelle di Cottarelli, che evidenziano un disagio politico che sarebbe sbagliato sottovalutare o verso il quale mostrare indifferenza». Per Guerini le diverse uscire dal partito «motivo di preoccupazione», destinata ad aumentare se da qui alle prossime settimane dovessero aggiungersi altri addii. «Penso che il Pd sia ancora quel soggetto che trae la sua forza dal suo essere plurale», ha aggiunto Guerini, al quale fa da spalla il presidente della Toscana, Eugenio Giani. «Nei sondaggi il Pd sta crescendo, e nel partito c’è spazio per un’ala moderata e riformista - ha a margine di un’iniziativa di Unicoop Firenze - Io ne sono in questo l’incarnazione» . Ma nel partito sono in molti a storcere il naso, e se parlamentari come Marianna Madia e Lia Quartapelle “combattono da dentro”, altri meditano il da farsi. Alla finestra c’è sempre lui, Matteo Renzi, che di Pd se ne intende e dopo Enrico Borghi fa capire che altri potrebbero abbandonare i dem per accasarsi con Iv. Per l’ex presidente del Consiglio infatti gli addii sono «solo l’inizio» e con il tempo il quadro politico del paese «cambierà profondamente», come scrive nella sua e- news.

Ma intanto volano gli stracci tra ex e attuali dem, con il capodelegazione al Parlamento europeo, Brando Benifei, che attacca direttamente Borghi. «Al netto della evidente diversità della vicenda di Carlo Cottarelli, che non ha usato parole negative nei confronti di Schlein, rispetto a quella di Borghi, è importante che il Pd costruisca una sua nuova unità d’intenti e questa è una grossa responsabilità della segretaria, per non dare alibi a chi compie questo genere di scelte per interessi personali», ha detto ieri a un evento in ricordo di David Sassoli. Per poi aggiungere un «credo sia stato folgorato sulla via di Renzi e di qualche questione di ruolo parlamentare», accusa subito respinta al mittente dalle truppe di Iv. Dopo le Amministrative di metà maggio sono attesi altri scossoni.