«Mettiamo un attimo i puntini sulle i: io un Paese con la libera circolazione delle armi non lo voglio. Non lo vuole il MoVimento 5 Stelle e sono sicuro non lo vogliano nemmeno gli italiani». Lo scrive il vicepremier Luigi Di Maio, appena 24 ore dopo lapprovazione della legge sulla legittima difesa. «Se mai un giorno avrò la fortuna di avere un figlio, voglio che vada a scuola sereno e tranquillo, che da adolescente passi il tempo a studiare e a viversi la vita, non che trovi il modo di comprarsi facilmente una pistola.Abbiamo fin troppi problemi da risolvere in questo Paese, non aggiungiamone altri», prosegue il vice premier.Replica, decisamente piccata dellaltro vicepremier, Matteo Salvini, grande sponsor della nuova legittima difesa: «Per quel che mi riguarda che la legittima difesa non significa maggiore diffusione di armi, per me la partita si è chiusa con ieri».E poi, riferito a Di Maio: «Non avrà problemi perché non ci sarà nessuna votazione da fare in Parlamento, Di Maio si occupi e preoccupi di ciò che arriva in Parlamento. Non arriverà nessuna proposta in Parlamento sulla maggiore diffusione delle armi», aggiunge il leader leghista.«Per quello che mi riguarda la legittima difesa garantisce più diritti e più tutela alle vittime, non voglio in giro nemmeno mezza pistola in più, quindi invito lamico Di Maio ad occuparsi di quello che il Parlamento fa e farà, non di quello che non è allordine del giorno».Insomma, dopo la Tav e il decreto sicurezza, tra i due azionisti di governo sembra aprirsi un nuovo fronte di battaglia.