Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, è finto di nuovo al centro del dibattito politico per alcune frasi pronunciate nel corso di un dibattito pubblico ad Aosta.

L’esponente di Fdi ha detto che «la riforma del Consiglio superiore della magistratura, che preveda di “spezzare le reni” al correntismo cancerogeno che lede anche l’onorabilità della magistratura, fa sì che per evitare di assistere al triste spettacolo a cui abbiamo assistito nella lettura del libro di Palamara sia necessario in maniera radicale intervenire con meccanismi di sorteggio». Frasi definite «oltraggiose» dall’opposizione, con Pd, M5S e Avs che chiedono la calendarizzione con urgenza del voto sulla mozione di censura nei confronti del sottosegretario.

«Errare è umano perseverare è diabolico - ha detto la capogruppo dem alla Camera, Chiara Braga - Il linguaggio e la protervia con cui si caratterizza il comportamento di Delmastro vanno ben oltre la libertà di opinione: il suo è un comportamento e un profilo sovversivo e ci aspettiamo che Meloni e Nordio gli revochino immediatamente le deleghe per rispetto delle istituzioni repubblicane che rappresentano».

E se il M5S, per bocca di Marco Pellegrini, definisce le parole di Delmastro «eversive» e di una «gravità inaudita», per Filiberto Zaratti di Avs «Delmastro non spezzerà le reni a nessuno e quelle affermazioni, piene di protervia, meritano una risposta forte dal Governo, da Meloni e da Nordio che non possono far finta di niente».

Parole forti anche in Senato, dove il dem Walter Verini ha reiterato la richiesta di intervento in Aula del ministro Nordio. «Vogliamo conoscere le sue attuale valutazioni dopo il rinvio a giudizio (sul caso Cospito, ndr) - ha detto Verini - «Ieri

Delmastro ha detto testualmente che rifarebbe tutto: che vuol dire?», e poi «ha usato un gergo nostalgico autoritario, degenerando al punto da citare Mussolini: “spezzeremo le reni”. Fermatelo, questa deriva fa degenerare il confronto in un delirio nostalgico».