Secondo turno delle amministrative in 54 comuni domani, dalle 7 alle 23, e lunedì, dalle 7 alle 15, per l’elezione tra gli altri dei sindaci di otto capoluoghi di provincia (Bolzano, Lecco, Arezzo, Chieti, Andria, Matera, Crotone e Reggio Calabria) e un capoluogo di regione ( Aosta).

A Bolzano due settimane fa fu quasi un pareggio, con Renzo Caramaschi, sindaco uscente sostenuto dal centrosinistra, al 34%, e Roberto Zanin, sfidante di centrodestra, che ha ottenuto il 33,1%. Sfida quanto mai aperta e che si giocherà probabilmente sul filo dei voti. A Lecco, dove l’uscente del Partito democratico, Virginio Brivio, non poteva ricandidarsi avendo già concluso due mandati, il ballottaggio è tra Peppino Ciresa, appoggiato dal centrodestra, e Mauro Gattinoni, centrosinistra. Al primo turno Ciresa ha mancato di poco la vittoria fermandosi poco sotto al 49%, ma Gattinoni ha margine per recuperare dopo aver ottenuto quasi il 42% due settimane fa.

Ad Arezzo il primo cittadino uscente di centrodestra Alessandro Ghinelli, che nel 2015 ottenne una vittoria piuttosto clamorosa, cercherà la riconferma dopo essersi fermato al 47% al primo turno. A sfidarlo è Luciano Ralli, sostenuto dal centrosinistra, che si è fermato a poco più del 35%. Chieti sarà invece terreno di scontro, dopo i dieci anni di amministrazione targata Fratelli d’Italia, tra il candidato del centrodestra Fabrizio Di Stefano, al 38,8% due settimane fa, e Diego Ferrara, centrosinistra, che si è fermato al 21,5%.

Proseguendo a sud lungo la dorsale adriatica s’arriva ad Andria, chiamata al voto dopo le dimissioni dell’ex sindaco Nicola Giorgino nel 2019 e il periodo di traghettamento del commissario Gaetano Tufariello. A contendersi la poltrona di primo cittadino della città pugliese sono Giovanna Bruno, candidata del centrosinistra, e Michele Coratella, del M5s, che al primo turno l’ha spuntata per un soffio sul candidato del centrodestra. Come a Bolzano, anche a Matera due settimane fa fu un sostanziale pareggio, e a sfidarsi sono Rocco Luigi Sassone, sostenuto da Forza Italia e Fratelli d’Italia, e il Movimento 5 stelle, che candida Domenico Bennardi.

In Calabria sono due i capoluoghi di provincia chiamati al voto: a Crotone, dopo un periodo di commissariamento, la fascia tricolore è contesa da Antonio Manica, centrodestra, che al primo turno si è fermato a poco più del 41% dei voti, e Vincenzo Voce, sostenuto da quattro liste civiche e capace di aggregare oltre il 36% a settembre. Ma la sfida più in bilico, e più avvincente per la posta in palio, è quella di Reggio Calabria, dove il sindaco uscente, Giuseppe Falcomatà, proverà a resistere all’assalto del leghista Antonino Minicuci, vicino al primo cittadino di Genova, Marco Bucci. Al primo turno poco meno di quattro punti percentuali dividevano i due contendenti.

L’unico capoluogo di regione ad andare al ballottaggio è Aosta, dove si sfidano Gianni Nuti, sostenuto da centrosinistra e autonomisti e dalle altre liste orientate a sinistra escluse dal ballottaggio, e Giovanni Girardini, della lista Rinascimento e sostenuto per il ballottaggio anche da Lega e centrodestra.