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Il semipresidenzialismo? «È una delle mie priorità, l'obiettivo è riformare le istituzioni in questa legislatura, ed è un obiettivo al quale tengo particolarmente. Credo che possa solo far bene all'Italia avere stabilità e governi chiari, frutto dell'indicazione popolare, principi capaci di restituire efficienza. Sono sempre partita dal semi presidenza alla francese non perché sia il mio modello preferito ma è il modello sul quale c'è maggiore convergenza. Io vorrei fare una riforma più possibile condivisa perché parliamo delle regole del gioco. I modelli sono diversi e si possono anche inventare. Lo strumento, la bicamerale è utile se strumento serio di condivisione per arrivare a un obiettivo se no diventa uno strumento dilatorio». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in uno dei passaggi della conferenza stampa di fine anno.
Covid, Meloni: «Bene i controlli per i arriva dalla Cina. Ma no a privazione della libertà»
«Il ministro della Salute Schillaci ha immediatamente disposto un tampone per chiunque arrivi dalla Cina. Misura che rischia di non essere efficace se non presa a livello europeo. Per questo ho chiesto al ministro Schillaci di scrivere al commissario competente per chiedere che sia l'Unione europea a prendere un provvedimento in questo senso e anche il ministro Salvini ha fatto altrettanto. Auspichiamo che l'Ue voglia operare in questo senso», spiega la premier a proposito dell’obbligo di test imposto a chi arriva da Pechino.
Il premier assicura che «la situazione è abbastanza sotto controllo, stiamo monitorando minuto per minuto, i primi casi sequenziati sono varianti omicron già presenti in Italia. Ci muoviamo in base a quello che dovremo affrontare».
«Per il futuro – precisa – credo che la soluzione siano sempre i controlli, i tamponi, le mascherine. Responsabilità: il modello di privazione delle libertà del passato non mi è parso così efficace e credo che lo dimostri bene il caso cinese». Per quel che riguarda i vaccini, Meloni sottolinea che «C'è una campagna del governo che invita alla vaccinazione, soprattutto anziani e fragili, i soggetti più a rischio. Sono quelli su cui mi senti di fare l'invito più deciso. Per gli altri rinvito è quello di rivolgersi al medico, a chi ne sa più di me. Noi stiamo invitando a procedere in questo senso».
La stoccata ai 5stelle: “Non mi faccio fare la morale da chi ha liberato i boss i mafiosi”
«Confermo che la mia carriera politica è ispirata a Borsellino e sono molto fiera che il primo provvedimento di questo Governo sia stato contro la mafia, salvando l'ergastolo ostativo. Mi dispiace aver visto un'opposizione così dura su un provvedimento di questo genere. Si è tentato di non far convertire il decreto e ci saremmo trovato con un buco nella lotta alla criminalità organizzata. Confermo che la mia lotta sarà a 360 gradi. Ho sentito molte accuse dall'opposizione ma io la morale da chi al Governo ha liberato boss al 41 bis con la scusa del Covid e ha approvato il condono di Ischia non me la faccio fare. Ognuno risponde per propria coscienza».
Msi, Meloni: «Gli italiani non considerano quella storia impresentabile»
«Non mi torna questo eterno gioco al rilancio per cui si deve sempre cancellare di più. Il Msi, per esempio, è stato un movimento sempre chiarissimo sul tema della lotta all'antisemitismo. È una comunità che ha fatto il suo percorso: oggi alcuni esponenti del governo, delle massime cariche dello Stato vengono da quell'esperienza, ci sono arrivati con un voto democratico. Vuol dire che la maggioranza degli italiani non considerava quella storia impresentabile».
«Sento il peso di Draghi: una sfida affascinante»
«Draghi è una persona di grande autorevolezza a livello nazionale e internazionale, mi rendo conto dell'eredità", si tratta di una sfida «affascinante e penso che questo debba spingere me e tutto il governo a dimostrare che si può fare bene», dice la premier rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa di fine anno. «Mi pare che rispetto alle dieci piaghe d'Egitto che sarebbero dovute arrivare nel cambio tra il vecchio e il nuovo governo, in fin dei conti stiamo ancora difendendo questa nazione nel migliore dei modi».
«Noi donne veloci e concrete: ma non ci aspettiamo regali»
«Cosa ritengo di aver portato al governo non lo posso dire io, lo possono dire gli altri: i miei collaboratori dicono che sono una persona veloce, questo serve e le donne lo sanno: spero che la concretezza possa essere un valore aggiunto», ha detto la premier. «Io delle volte - ha sottolineato - ho avuto l'impressione che noi donne fossimo le prime vittime dei tabù che ci erano stati imposti. L'ho detto tante volte: la competizione è competizione se competo a 360 gradi ma questo non significa che mi devo aspettare che gli altri mi regalino qualcosa. Nella competizione vera nessuno ti regala niente. Se vuoi essere un leader ci devi diventare lavorando dal basso, non dall'alto. Non ci si può accontentare delle quote», ha osservato.