OGGI IN CDM I PROVVEDIMENTI PER USCIRE DALL’EMERGENZA E CONTENERE I RINCARI

Per contenere i costi sui consumatori finali, il governo sta valutando l’ipotesi di praticare sui carburanti una cosiddetta “accisa mobile”

C’è attesa per il Consiglio dei ministri di oggi che definirà la road map del governo per l’uscita dall’emergenza Covid e prenderà provvedimenti per alleggerire i rincari dell’energia delle ultime settimane a danno di cittadini e imprese. Sullo sfondo, la crisi Ucraina, con la doppia informativa di ieri del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al Senato in mattinata, e quella del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, alla Camera nel pomeriggio. Ma andiamo con ordine.

«Grazie al green pass abbiamo evitato chiusure come invece accaduto in altri paesi - ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza - Domani ( oggi, ndr) il cdm definirà un cronoprogramma di accompagnamento di uscita dallo stato di emergenza che non verrà rinnovato». Speranza ha spiegato che «se siamo in una fase nuova è grazie alla campagna di vaccinazione» e che «il 91 per cento degli over 12 ha avuto la prima dose».

Nella fuoriuscita dall’emergenza si procederà per gradi: prima togliendo il green pass nei locali all’aperto, poi con l’obbligatorietà del solo green pass base per entrare nei luoghi di lavoro, infine, a ridosso dell’estate e a patto che non ci sia una nuova impennata della curva, togliendo l’obbligo di mascherina al chiuso.

Come detto, se sul fronte Covid le restrizioni saranno via via allentate, è sul piano della crisi tra Russia e Ucraina e degli approvvigionamenti di energia che il governo sta spostando in queste ore la sua attenzione. «L’Europa sta continuando ad acquistare gas dalla Russia, che porta a pagamenti di circa un miliardo di euro al giorno - ha illustrato Cingolani a palazzo Madama - In un momento come questo ha un’implicazione oltre il settore energetico e su questo bisogna fare una riflessione importante» . Per contenere l’impatto sui consumatori finali, il governo sta valutando l’ipotesi di praticare sui carburanti una cosiddetta “accisa mobile” così da contrastare quello che Cingolani ha definito «l’incremento dei costi del Brent» e ovviare a «un problema del costo del gas e dell'energia che serve nelle raffinerie a trasformare e che poi impatta sul costo finale».

Della crisi in corso è tornato a parlare anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni per l’anniversario dei Patti Lateranensi. «L’aggressione dell'Ucraina spaventa perché rischia di avviare una deriva di conflitti che può estendersi con ulteriori pericoli - ha sottolineato il capo dello Stato - Bisogna assolutamente impedire che questo modo di agire diventi un metodo: ne sarebbero sconvolte le regole della convivenza internazionale». All’incontro con il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, erano presenti anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e Di Maio, che poco dopo si sono riuniti in vista dell’informativa di quest’ultimo a Montecitorio. Nella quale il titolare della Farnesina ha definito il conflitto in corso come «la peggiore catastrofe umanitaria in Europa dal secondo dopoguerra a oggi», spiegando che «Kiev e le città ucraine sono allo stremo» e che per questo «l’Italia è impegnata in prima linea per assistere i profughi». Che tra pochi giorni potrebbero raggiungere i cinque milioni, mentre 50mila rifugiati sono già arrivati nel nostro paese. In mattinata si era fatto spazio anche all’ipotesi che il governo potesse nominare un commissario straordinario alla gestione dell’emergenza profughi, idea rientrata poco dopo. «Il nostro obiettivo è quello di aiutare le parti negli sforzi a favore di un dialogo, che vede lo stato dei negoziati in una fase estremamente complessa - ha concluso Di Maio - lo stesso Presidente Zelensky in questi giorni ha lanciato chiari segnali di apertura al dialogo e spetta adesso a Putin dimostrare che vuole raggiungere un accordo» .