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Scelti i quattro giudici costituzionali
Dopo un lungo confronto, i partiti hanno raggiunto un’intesa sui quattro giudici della Corte Costituzionale che spettano alla nomina del Parlamento. I nomi scelti sono quelli di Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico della premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, in quota Fratelli d’Italia; Roberto Cassinelli, avvocato genovese di 69 anni ed ex deputato e senatore di Forza Italia vicino a Silvio Berlusconi; Massimo Luciani, professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all’Università ‘La Sapienza’, indicato dal Partito Democratico; e Maria Alessandra Sandulli, docente di diritto amministrativo all’Università Roma Tre, una figura tecnica proposta dalle opposizioni ma condivisa anche dalla maggioranza.
Gasparri (FI): «Con Cassinelli abbiamo depistato tutti»
Sulla scelta di Roberto Cassinelli per Forza Italia, il capogruppo azzurro al Senato, Maurizio Gasparri, ha commentato con soddisfazione: «Abbiamo depistato tutti, nessuno ha indovinato. È un giurista, ha i requisiti, era uno dei nomi in valutazione. Ho sempre detto che alla fine FI avrebbe espresso un nome», ha dichiarato ai cronisti nel Transatlantico della Camera poco prima dell'inizio della votazione.
Boschi (IV): «Non possono essere quattro uomini, serve un segnale sulla parità di genere»
Sul tema della rappresentanza di genere, Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, ha sollevato la questione durante un incontro a Palazzo Giustiniani: «I quattro giudici della Corte Costituzionale che il Parlamento dovrà eleggere nelle prossime sedute non possono essere tutti uomini. Dal governo e dalla maggioranza ci aspettiamo un segnale sulla parità di genere», ha affermato.
Boschi ha poi ricordato come, in passato, le proposte per introdurre il principio della parità di genere nei meccanismi di elezione del Consiglio Superiore della Magistratura siano state respinte: «Quando si è trattato di ripensare questi meccanismi, ci è stato detto di no. Domani il Parlamento si riunirà per eleggere quattro giudici della Corte Costituzionale. Non possono essere quattro uomini. Questo perché bisogna cambiare non solo le leggi, ma anche la mentalità. Noi ci siamo. Dal governo ci aspettiamo dunque un gesto concreto», ha concluso la deputata di Italia Viva.