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Non è un buon periodo per Matteo Renzi che dopo il duro colpo delle amministrative ha difficoltà a ritrovare un po' di serenità. Stamattina sono arrivati i fischi di Confcommercio sugli 80 euro. "Grandissimo rispetto per chi ritiene gli 80 euro una mancia elettorale ha replicato il premier - sono contento di averli dati. Che non fossero apprezzati da voi lo sapevamo da tempo ma che fossero una misura di giustizia sociale verso gente che non guadagna 1500 euro al mese lo rivendico con forza. Fischiatemi pure, ma la politica deve essere con la P maiuscola".Dopo i fischi però è arrivato anche qualche applauso. A un platea che continua a sentire la crisi sulle sue spalle, Renzi ha promesso che non aumenterà l'Iva. Un segnale apprezzato, ma restano le divisioni. Per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, siamo assistendo a una ripresa debole, "senza slancio né intensità". A sostenere Renzi in questo momento di evidente difficotà è intervenuto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "L'Italia - ha detto - sta gradualmente ripartendo, i segnali di riavvio dell'economia, seppur ancora contenuti e soggetti a incertezza, sono sostenuti dalla domanda interna, che evidenzia l'importanza dei consumi delle famiglie, ma per dare slancio alla ripresa servono riforme e investimenti".