Il faccia a faccia tra la presidente del Consiglio e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è durato più di un’ora, circa 70 minuti, e sono stati affrontati tutti i temi legati alla guerra russa all’Ucraina, dall’invio di armi all’eventuale ingresso di Kiev in Ue e Nato, fino all'accordo sul grano che passa per la Turchia, al voto domenica.

«Voglio ringraziare il presidente Zelensky, sono davvero felice che sia qui e che sia stato accolto a Roma, a meno di tre mesi dalla mia visita a Kiev – ha detto Meloni parlando con i giornalisti – L'Italia intende continuare a dare, come abbiamo ribadito al presidente Zelensky il nostro sostegno a 360 gradi, verso l'Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario e oltre,  sia a livello bilaterale che multilaterale». 

L’inquilina di palazzo Chigi ha definito l’incontro «lungo e cordiale» e ha spiegato che «l’Italia scommette sulla vittoria dell'Ucraina e vuole svolgere un ruolo di primo piano per la ricostruzione e che scommettiamo sulla vittoria di Kiev». 

Passaggio poi sulla pace, che deve essere giusta. «Noi non siamo così ipocriti da chiamare pace qualsiasi cosa che possa assomigliare a un'invasione, nessuna pace ingiusta potrà mai essere imposta all'Ucraina e qualsiasi accordo di pace dovrà essere condiviso da questo popolo e l'Italia continuerà a contribuire ogni sforzo che possa condurre verso questa direzione – ha detto Meloni – Continueremo in accordo con i nostri principali alleati a fornire il sostegno necessario anche militare perché l'Ucraina possa arrivare quanto prima è un tavolo di negoziati in una posizione solida: questo è importante perché alla pace non si può arrivare con nessuna opzione di resa parte dell'Ucraina, sarebbe terribilmente ingiusto ma sarebbe anche molto pericoloso per la pace in Europa». 

L’inquilina di palazzo Chigi ha poi detto che l’Italia sostiene il piano di pace in 10 punti di Kiev, dimostrando «con i fatti» il proprio sostegno.  «Vogliamo rinnovare il nostro appello a Mosca a fermare immediatamente l'aggressione, a ritirare immediatamente le truppe dal territorio ucraino, noi siamo favorevoli a una soluzione diplomatica del conflitto e siamo ovviamente pronti a fornire ogni possibile assistenza - ha scandito Meloni – L'Italia da sempre, sin dall'inizio ha sostenuto l'idea dell'ingresso della Ucraina in Ue: siamo pronti a offrire il nostro massimo supporto, è il segnale di un futuro di pace e europeo». 

Zelensky ha poi definito Meloni «un'amica», ha detto che l’Ucraina «non dimenticherà mai l'aiuto fornito dall’Italia» e ha spiegato che Kiev «è interessata alla pace» mentre «la Russia non lo è». Il presidente ucraino ha poi ringraziato per le sanzioni contro Mosca, e ha detto di aspettarsi dal prossimo vertice di Vilnius, in Lituania, «novità» sull'adesione dell’Ucraina all’Alleanza atlantica. 

A seguire la conferenza stampa in prima fila anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e quello della Difesa, Guido Crosetto. Dopo il faccia a faccia, Zelensky si è recato in Vaticano per l’incontro con papa Francesco.