Di Maio o Di Battista? Appendino o un volto a sorpresa? A ventiquattro ore dal referendum, i quotidiani si chiedono chi sarà il candidato premier del Movimento 5 stelle in caso di vittoria del No. Ad aprire le danze del totonomi è stato Il Giornale di Alessandro Sallusti, con un articolo firmato da Giampiero Timossi. Per la testata di casa Berlusconi, i due volti più noti del M5s ? Di Maio e Di Battista ? sarebbero in realtà usciti dalle grazie di Beppe Grillo e Davide Casaleggio, bruciando ogni chance di candidatura. Nel cuore dei due capi del partito ormai ci sarebbe spazio per una sola persona: Chiara Appendino, la sindaca di Torino considerata volto fresco e vincente del Movimento. Per Il Giornale, la grillina "sabauda" si starebbe già muovendo da tempo per accreditarsi negli ambienti che contano. Chiara avrebbe già incontrato in gran segreto Carlo De Benedetti a settembre: «Avrebbero parlato anche dei destini del Paese. E della permanenza a Torino del Salone del Libro. E così, in un'intervista pubblicata il 12 settembre, Dario Franceschini, ministro della Cultura, dava una bell'aiuto alla sindaca e allontanava l'ipotesi di un trasloco del Salone a Milano», scrive Timossi, che tra gli amici di Chiara Appendino, annovera anche Gabriele Galateri, conte di Genola, presidente di Assicurazioni Generali. Ma tra i potenziali supporter della sindaca di Torino, l'autore del retroscena aggiunge il nome del peggior nemico di Matteo Renzi: Massimo D'Alema. L'ex presidente del consiglio, in realtà, non avrebbe ancora incontrato la giovane Chiara, ma sarebbe rimasto folgorato dalla sua bravura. «D'Alema ha già messo in campo un apripista illustre. È Massimo Bray, ministro dei Beni culturali nel governo Letta», prosegue. «È amico della sindaca che lo vuole al suo fianco per il solito Salone del libro. Ed è nello studio di Bray, alla Treccani, che Chiara Appendino si appoggia spesso durante le sue trasferte romane. Bray sta lavorando, il futuro è già iniziato». Quanto ci sia di fondato in questa ricostruzione è difficile da stabilire. Anche perché i retroscenisti non sembrano tutti concordi. Il di solito informatissimo, Luigi Bisignani, ad esempio, sul Tempo, fornisce una versione completamente diversa. Come candidato premier Beppe Grillo starebbe cercando un nome esterno al Movimento. «Potrebbe essere Milena Gabanelli la carta segreta», scrive Bisignani, convinto che l'acredine per l'inchiesta di Report sul finanziamento ai 5 stelle sia ormai acqua passata.L'impressione è che a poco ore dal referendum nessuno sia in grado di prevedere davvero cosa accadrà italiano tra qualche giorno. E se è vero che i grillini dovranno trovare un candidato premier, è altrettanto difficile immaginare che Luigi Di Maio si faccia da parte, rinunciando a un ruolo per cui lavora da anni. Fortunatamente l'attesa sta per finire.