«Credo che la Meloni si renda conto dell’errore commesso dal suo Ministro, ma è un suo amico. E lei i suoi amici non li mette mai in discussione». Lo afferma ad Affaritaliani.it Gianni Alemanno, storico leader della destra sociale, sul caso del generale Roberto Vannacci.

Per l'ex sindaco di Roma, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sbagliato «perché per rispondere immediatamente agli articoli di Repubblica ha condannato aprioristicamente per tweet uno dei miglior ufficiali dell’Esercito italiano. In questo modo ha contemporaneamente piegato la testa al politicamente corretto e offeso la sensibilità dei corpi speciali che sono quelli che si sacrificano di più per far fare bella figura all’Italia. Se a questo si aggiunge che Crosetto, nella scenario ucraino come in quello dell’indopacifico, si atteggia a guerrafondaio, c’è veramente da rimanere basiti. Ci va lui in prima linea?».

Crosetto, conclude quindi Alemanno, «doveva difendere l'onore del suo Generale e demandare la questione alla giustizia militare. Così lo ha condannato prima di qualsiasi accertamento serio».