di Andrea Orlando*

Gentile Direttore, ho letto l'intervista del vostro giornale al Professor Pasquino e mi preme ricordare che, in merito alle modifiche relative al Reddito di Cittadinanza, abbiamo agito in un contesto politico del tutto originale (non sto qui a ricordare le distanze che spesso sono emerse tra le diverse forze politiche che sostenevano il Governo Draghi) da un lato per migliorare i controlli ex ante su coloro che richiedono il reddito, dall'altro su una riforma delle politiche attive attesa da tempo.

Non credo sfugga al Professor Pasquino che nell'ambito del Pnrr abbiamo inserito il Programma Gol (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) finanziato con oltre 4,5 miliardi di euro di fondi europei per riformare le politiche di formazione, riqualificazione e aggiornamento professionale di lavoratori, di disoccupati e di percettori del reddito.

In questi mesi le Regioni, che come sappiamo hanno competenza prevalente in materia, hanno avviato, alcune con inaccettabili ritardi, il potenziamento dei centri per l'impiego e sono partiti i bandi per la presa in carico e la sottoscrizione dei patti di servizio, anche dei percettori del reddito di cittadinanza. Affianco ai centri per l'impiego abbiamo previsto un ruolo altrettanto importante delle agenzie per il lavoro private.

Tutto questo per ricordare che il percorso di riforma delle politiche attive è stato impostato ed avviato, che sta procedendo e che l'attuale Governo si ritrova un lavoro che mi auguro non vada sprecato ma che proceda regolarmente visto che, per quanto riguarda il rispetto dei tempi del Pnrr, il Programma Gol ha superato con tre mesi di anticipo, all'inizio dello scorso mese di ottobre, rispetto alla scadenza di fine anno il target europeo di 300mila persone prese in carico, così come quello nazionale che abbiamo voluto più ambizioso a 600mila persone. (*Deputato Pd ed ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali)