A PALAZZO CHIGI APPROVATO IL NUOVO DECRETO

Altri miliardi contro il caro bollette, per temperare il costo della crisi dell’energia soprattutto per le famiglie più povere. Un piano per affrontare la crisi idrica che per il bacino del Po è la più grave negli ultimi 70 anni. Infine, un resoconto sul Pnrr e l’attività del governo che, secondo il presidente del Consiglio, Mario Draghi, «non rischia».

È quanto emerso dal Consiglio dei ministri di ieri, che ha approvato in maniera definitiva un decreto- legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.

Un provvedimento atteso con urgenza e del quale Draghi ha sottolineato l’importanza, tanto da essere tornato «nella notte» dal vertice Nato di Madrid.

In particolare, per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, per il terzo trimestre 2022, sono annullate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione. Inoltre, Sono assoggettate all’Iva al 5 per cento, le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e sono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale.

Previste anche sia un’ulteriore riduzione degli oneri di sistema per il settore del gas, sia un contributo al contenimento dei prezzi del gas da parte dei soggetti titolari di contratti pluriennali di importazione di gas naturale.

Il decreto prevede che il bonus sociale per l’energia elettrica, in pratica le agevolazioni tariffarie per la fornitura di energia elettrica in favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti domestici in gravi condizioni di salute, siano riconosciuti anche per il primo trimestre 2022. In riferimento a ciò, le soglie di reddito per accedere ai bonus sono 8 mila euro per il primo trimestre 2022 e 12 mila per il secondo e terzo trimestre di quest’anno.

Un provvedimento tecnico, dunque, al quale probabilmente seguiranno altri interventi a sostegno di famiglie e imprese.

In conferenza stampa Draghi ha annunciato che «sono stati raggiunti gli obiettivi sul Pnrr» e che «l’Italia finora ha rispettato tutte le scadenze del piano ed è un segnale essenziale per la credibilità del paese». Per poi sottolineare che il governo è già al lavoro «per le scadenze di dicembre». Infine, Draghi ha fuggito le ipotesi di crisi dell’esecutivo ricordando come ricordato come «gli interessi dell’Italia» siano «l’unica bussola per il governo».

Attenzione anche sulla crisi idrica. «Da lunedì- ha concluso Draghi - il governo è pronto ad approvare piano straordinari d’emergenza».