Silvio Berlusconi continua a far discutere anche da morto. In questo caso non per sua volontà. La decisione di inserirlo nel famedio dei milanesi illustri è stata presa dalla Commissione per le onoranze di Palazzo Marino ed è stata condivisa dalle forze politiche che siedono in Consiglio comunale, comprese quelle di centrosinistra. Di Berlusconi sono stati ricordati i successi come imprenditore, presidente del Milan ed editore, più che le controversie della sua carriera politica. Il sindaco Beppe Sala ha parlato di una «convergenza abbastanza generalizzata».

«Vorrei fare cancellare il nome di mio padre immediatamente! Non ho parole!», ha commentato Federica Borrelli, figlia di Francesco Saverio Borrelli, il capo del pool di Mani Pulite iscritto al famedio quattro anni fa. 

Il commento è arrivato sotto a un post su Fb di un’amica in cui era scritto «vergognoso che un pregiudicato finisca al Famedio», in riferimento alla condanna inflitta nel 2013 a Berlusconi per frode fiscale. «Se dobbiamo litigare o discutere su tante questioni magari facciamolo su altre – aveva spiegato Sala – Ci sono tante cose che ci vedono divisi tra maggioranza e minoranza, su questioni del genere io tenderei a evitare ogni possibilità di divisioni e non vorrei lasciare malcontento che non serve». 

Pur spiegando di non nutrire «odio verso la persona», Federica Borrelli ha spiegato al Corriere che «Berlusconi è un personaggio che ha creato imbarazzi ad un intero Paese, e questa iscrizione crea ulteriore imbarazzo». Insomma «forse è un po' presto, il giudizio poteva essere sospeso ancora per qualche tempo, un po' di morigeratezza e rigore avrebbero forse dovuto consigliare di non proporre l’iscrizione di un personaggio divisivo che ha fatto ragionare e discutere».