Scoppia la polemica dopo l'irruzione di cinque gendarmi francesi nella sala della stazione di Bardonecchia, al confine Italia-Francia, dove opera la ong Rainbow4Africa con i migranti. Di fronte allo stupore di medici e volontari, gli agenti della dogana hanno costretto un migrante a sottoporsi al test delle urine. Immediata la reazione della Farnesina, che ha chiesto al governo francese di chiarire l'accaduto e convocato a Roma l'ambasciatore Christian Masset. Dura anche la reazione della politica italiana: "Bisogna espellere i diplomatici francesi", dice il leader della Lega Matteo Salvini confermando l'ingerenza francese. "Al fine di evitare qualsiasi incidente in futuro - replica Parigi -, le autorità francesi sono a disposizione di quelle italiane per chiarire il quadro giuridico e operativo nel quale i doganieri francesi possono intervenire sul territorio italiano in virtù di un accordo (sugli uffici di controlli transfrontalieri) del 1990 in condizioni di rispetto della legge e delle persone" . Da Forza Italia il senatore Maurizio Gasparri prende di mira «l'illegale invasione di campo dei francesi», una «lesione della nostra sovranità nazionale» che « mette a nudo l'inaffidabilità di un Paese troppo accondiscendente nei confronti dei clandestini». Per Gasparri lepisodio di Bardonecchia «è frutto non solo dell'arroganza altrui ma anche della debolezza dei governi di sinistra verso gli immigrati». Secondo quanto riferito dai volontari, gli agenti della dogana francese accompagnavano un migrante, come altre volte in passato. Solo che anziché scaricarlo davanti alla stazione, sono entrati nei locali della Ong, costringendo il profugo al test delle urine e intimidendo un medico, i mediatori culturali e i volontari dell'Asgi, l'associazione per gli Studi giuridici sull'immigrazione. Ad allontanare gli agenti transalpini il personale del commissariato, avvisato dalla stessa Ong di quanto stava accadendo. Rainbow4Africa ricorda di agire "secondo principi inviolabili di indipendenza, neutralità, imparzialità e umanità. L'azione degli agenti della Dogana Francese viola tali principi", insiste l'associazione, secondo cui "il comportamento adottato nei confronti dell'ospite nigeriano appare irrispettoso dei diritti umani".