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Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le autonomie
Nella notte del 19 giugno 2024, il governo e la maggioranza hanno approvato l'autonomia differenziata durante una lunga seduta parlamentare. Questa mossa, avvenuta di fretta e quasi in segreto, ha sollevato polemiche e critiche da parte dell'opposizione. La riforma rappresenta una delle promesse fatte alla Lega in cambio del supporto al Premierato, mettendo in discussione i principi di unità e solidarietà nazionale.
Le critiche dell'opposizione
Il vicepresidente del gruppo Pd-Idp alla Camera, Paolo Ciani, ha espresso duramente il suo disappunto sui social: «Governo e maggioranza hanno approvato l'autonomia differenziata di notte, come chi deve nascondere il proprio operato. Mettono in discussione due pilastri della nazione: unità e solidarietà. Gli italiani pagheranno il conto salato di queste norme».
Maria Elena Boschi di Italia Viva ha aggiunto che il testo è stato approvato «con un atteggiamento da caterpillar, senza considerare le nostre obiezioni». Secondo Boschi, questa autonomia porterà «più burocrazia e più diseguaglianze».
Fontana celebra l’approvazione
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha celebrato l’approvazione del Ddl sull'autonomia differenziata come una «notizia eccezionale per la Lombardia e per i lombardi». Fontana ha sottolineato che con l'autonomia la regione avrà «più competenze in diverse materie e potrà confermare la sua capacità amministrativa».
La divisione del Paese
Marco Sarracino, deputato e responsabile Sud del Pd, ha criticato duramente la decisione, definendola una delle «circostanze istituzionali più tristi del Paese». Secondo Sarracino, questa riforma colpirà i più poveri e renderà irreversibili le disuguaglianze tra i territori. La battaglia del Pd per difendere l'unità dell'Italia continuerà sia dentro che fuori dal Parlamento.
Laura Boldrini, deputata Pd, ha descritto la seduta notturna come una “maratona” in cui ogni emendamento è stato discusso fino all'ultimo momento disponibile. Secondo Boldrini, la maggioranza ha eseguito ordini precisi per approvare l'autonomia differenziata entro la mattina, senza dialogo o confronto. «L'urgenza è chiara: portare lo scalpo del Sud del Paese ai governatori leghisti del Nord», ha dichiarato.
La visione della Lega
Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, ha espresso il suo entusiasmo per l'approvazione della legge («a dirlo mi tremano le gambe per l'emozione...»), definendola il coronamento di «anni di battaglie politiche della Lega». Calderoli ha affermato che l'autonomia differenziata permetterà alle regioni di valorizzare le proprie eccellenze e garantire servizi migliori ai cittadini, riducendo i divari territoriali e realizzando una vera unità nazionale.
Il futuro dell'Autonomia differenziata
Il dibattito sull'autonomia differenziata è tutt'altro che concluso. Le critiche e le preoccupazioni sollevate dall'opposizione riguardano l'impatto della riforma sull'unità nazionale e le possibili conseguenze di un aumento delle diseguaglianze tra le regioni. Mentre la maggioranza celebra l'approvazione come un passo verso una maggiore efficienza amministrativa, il Paese rimane diviso sulla direzione da prendere.