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La neo candidata alle regionali 2024 della Sardegna Alessandra Todde durante la sua prima conferenza stampa dopo l'investitura da parte della coalizione del campo largo formata da Pd, M5s, Avs e altre forze autonomiste, Cagliari, 10 novembre 2023. ANSA/ MARZIA PIGA
Nelle Regionali in Sardegna la spunta Alessandra Todde, già deputata e vicepresidente del M5S, sostenuta anche da Pd, Avs e altre liste del cosiddetto “campo largo”. Ha ottenuto il 45,3% di voti, contro il 45 di Paolo Truzzu, sindaco Fd’I di Cagliari e appoggiato dall’intero centrodestra. Staccato e sotto la doppia cifra Renato Soru, già presidente della Regione tra il 2004 e il 2009 e sostenuto dai centristi.
Il risultato di Todde è a suo modo storico perché per la prima volta il M5S va al governo di una regione e per la prima volta lo fa in accoppiata con il Pd, dando una spinta a quella che al momento sembra essere l’unica alternativa alla maggioranza di centrodestra.
Nei numeri, la vittoria di Todde è arrivata soprattutto grazie a Sassari, dove la nuova presidente della Sardegna ha staccato di quasi 20 punti Truzzu, e nella stessa Cagliari, che ha voltato le spalle al suo sindaco. Medesimo risultato a Nuoro, città natale di Todde, mentre Truzzu ha vinto, con distacco minore, ha vinto a Oristano e Olbia. Qui soprattutto grazie a Forza Italia, primo partito nella storica roccaforte del partito e provincia d’adozione, in estate, di Silvio Berlusconi. Gli azzurri a Olbia vannooltre il 25%, di gran lunga primo partito del centrodestra. Ma la notizia è che il Pd è partito a livello regionale e Fi doppia la Lega. Ai dem il 14,2%, a Fd’I il 13,8%, quindi il M5s al 7,7%. Gli azzurri si attestano al 7% e doppia la Lega ferma al 3,7%. Il Partito sardo d'Azione, movimento del governatore uscente e non ricandidato, Christian Solinas, è attualmente al 5,5%.
Ma se dem e pentastellati nei prossimi giorni non potranno che godersi la vittoria,per poi pensare alle Regionali in Abruzzo tra due setttimane, nel centrodestra ci sarà di che ragionare.
Lo scrutinio è andato a rilento per tutta la giornaa, con fonti dello staff di Todde che hanno fatto trapelare forte «disappunto per la scelta della Regione di non caricare i dati dei grandi comuni dove Todde sarebbe molto avanti». Si tratterebbe, hanno denunciato, di «una voluta strategia comunicativa nata per allungare sino a domani l’incertezza sul vincitore».
La risposta è arrivata nel pomeriggio dai vertici del servizio elettorale. «Il sistema informatico della Regione funziona perfettamente, se i dati vengono caricati dai comuni, e vengono caricati correttamente, sono immediatamente evidenti - ha replicato il direttore del servizio elettorale Sergio Loddo - Lo scrutinio è complesso, la scheda elettorale è complicata, le procedure sono articolate e dunque serve tempo. Ma sono i Comuni che devono caricare correttamente i dati, se i comuni non li caricano noi dalla regione non possiamo fare nulla».
Con il passare delle ore la situazione si è poi fatta più chiara, con Todde che ha rosicchiato il vantaggio di Truzzu, mai andato oltre i quattro punti percentuali, fino al sorpasso, arrivato a due terzi delle sezioni scrutinate.