I dati sono definitivi e dicono che il flop dell'affluenza non c'è stato. Ha votato il 62,14 per cento degli aventi diritto. I timori di una diserzione generalizzata dalle urne amministrative sono stati fugati, confermando che il sindaco resta la figura istituzionale più vicina e più “sentita” dai cittadini. Che dunque non rinunciano alla possibilità di dire la loro e stabilire chi deve vincere.Ovviamente se la grande paura è passata non significa che la spinta all'astensione sia scemata. Circa quattro elettori su dieci voltano le spalle alle urne e ingrossano le fila di chi rifiuta tout court il confronto elettorale. Non un buon segno, ma comunque un dato in linea con il resto d'Europa: anzi, in Italia si continua ad andare a votare in maniera più forte che in altri Paesi continentali. In attesa di conferma, va segnalato il dato di Roma. L'affluenza si attesta intorno al 58,42%: circa 4 punti in più dell'ultima tornata. Evidentemente la partita della Capitale e la sfida portata dai Cinquestelle ha stimolato la partecipazione. (Ca.Fu.)