Si annuncia un testa a testa nella notte tra i due candidati a governatore dell’Abruzzo, quello di centrodestra Marco Marsilio e quello del campo larghissimo di centrosinistra Luciano D’Amico.

Le urne per le elezioni che porteranno al rinnovo del presidente della Regione e del consiglio regionale si sono aperte questa mattina alle 7 e si chiuderanno alle 23. Poi inizierà subito lo spoglio che, presumibilmente, andrà avanti tutta la notte prima di restituire un dato consolidato.

L’unico dato finora disponibile riguarda invece l’affluenza, che registra un lieve aumento rispetto al 2019: alle 19 si assesta al 43,93%, con un piccolo incremento del 0,92% in confronto a cinque anni fa. Un segnale che va interpretato ma che sicuramente aumenta l’attesa per questa consultazione elettorale e per i risvolti politici anche a livello nazionale: da un lato la maggioranza di governo che vuole riscattarsi dopo la sconfitta in Sardegna; dall’altro le forze di centrosinistra che vogliono dimostrare che «il vento è cambiato» - come hanno ripetuto alcuni leader della coalizione - e favorire una crisi dell’esecutivo.

Il giorno del voto viene segnato anche da una polemica, annunciata da una nota del governatore Marsilio che denuncia una «clamorosa e vergognosa violazione del silenzio elettorale sul canale Nove», dove è andato in onda «un comizio condito di calunnie di Marco Travaglio, seguito a ruota dal giornalista Andrea Scanzi. In particolare Travaglio, noto diffamatore seriale più volte condannato per questo reato, mi ha calunniato descrivendomi, insieme a mia moglie, come indagato e condannato in primo grado per un reato che non ho mai commesso e per il quale non sono mai stato né indagato né tantomeno condannato».

Marsilio annuncia di aver «dato mandato al mio legale per tutelare me e la mia consorte sia in sede penale che civile, oltre che segnalare all’Agcom la violazione del silenzio elettorale». E anche Fratelli d’Italia promette che «agirà in ogni sede opportuna contro questa gravissima violazione di ogni norma sulla regolarità della campagna elettorale».

Una risposta arriva intanto dal M5S, con la senatrice Gabriella Di Girolamo: «Marsilio alimenta la polemica politica per violare il silenzio elettorale. Del resto è in buona compagnia, visto che la regola del silenzio è stata violata anche dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli con un lungo post di endorsement pubblicato ieri sera su Facebook, così come da Tajani con un tweet di stamattina, da Salvini con un video post su Instagram e dalla stessa Meloni che ieri ha festeggiato pubblicamente la vittoria della nazionale azzurra di rugby». Strasichi di una campagna elettorale intensa tra i due contendenti sul territorio, ciascuno sostenuto da sei liste: la coalizione che appoggia Marsilio è composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, lista Marsilio presidente, Dc-Udc e Noi moderati. ’Patto per l’Abruzzò è la coalizione che sostiene D’Amico nelle 4 province ed è composta da Partito democratico, M5S, lista Abruzzo Insieme-D’Amico presidente, Alleanza verdi sinistra, Azione (Socialisti-Popolari-Riformatori), Riformisti e civici (Psi- Abruzzo vivo).

Sono 1.208.276 gli gli abruzzesi chiamati alle urne in 305 Comuni: dovranno eleggere i 31 componenti del Consiglio regionale, 7 per ciascuna circoscrizione di L’Aquila, Teramo e Pescara e 8 per quella di Chieti; insieme a loro entrano di diritto in Consiglio regionale il presidente eletto e il candidato alla carica di presidente che si piazza secondo. Non è previsto ballottaggio e, a differenza della Sardegna, non è consentito il voto disgiunto: sarà considerata nulla la scheda con il voto espresso per un candidato presidente e per una lista diversa da quelle a lui collegate.