Il caso Muraro (accusata di conflitto di interessi con Ama) infiamma la seduta dell'assemblea capitolina convocata per discutere le linee programmatiche della giunta di Virginia Raggi. In apertura si è assistito a uno scontro tra il capogruppo del Partito democratico, Michela Di Biase, e il presidente dell'aula, Marcello De Vito (Movimento 5 Stelle). A innescare il botta e risposta, la vicenda dell'assessore all'Ambiente, Paola Muraro, che ha avuto contratti di consulenza con l'Ama negli anni passati per un valore di circa 1 milione di euro. Di Biase ha chiesto di poter intervenire sulla questione, ma senza riuscirci. De Vito ha infatti fatto presente che l'ordine del giorno prevedeva solo la discussione delle linee programmatiche. "Sorprende la decisione del presidente dell'aula di non averci concesso la possibilità di chiedere all'assessore 'milioncino' di fare chiarezza sui suoi 12 anni di consulenza all'Ama", ha poi dichiarato alla stampa Di Biase, aggiungendo: "Sarebbero state molte le domande che avremmo voluto fare alla sindaca che ha sì il compito di governare la città, ma ha anche il dovere di confrontarsi con l'opposizione. Il Movimento 5 Stelle - ha continuato Di Biase - chiede onestà e trasparenza e poi rifugge dal dibattito". La ricetta per il problema rifiuti illustrata poi dal sindaco all'aula prevede quattro direttrici: prevenzione e la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e il riciclo, un'attività di monitoraggio e di controllo e, infine, la gestione di Ama Spa. Raggi ha spiegato che la prevenzione della produzione dei rifiuti "dovrà essere attuata attraverso un percorso culturale di sensibilizzazione e informazione ai cittadini sulla riduzione dei rifiuti". Intanto, Alessandro Bratti, presidente della commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, rende noto che si sta valutando di anticipare l'audizione dei vertici del Comune di Roma. Nel suo intervento, Raggi ha sostenuto che per i trasporti pubblici romani occorre "una riforma radicale" che comporti una "rivoluzione tecnologica nel settore. Puntiamo a una mobilità sostenibile - ha sottolineato - e predisporremo un piano pluriennale delle infrastrutture di trasporto. Ciò di cui abbiamo bisogno è una rivoluzione di metodo che cambi alla radice il criterio di selezione delle opere strutturali da realizzare. Predisporremo un piano urbano della mobilità sostenibile così come un piano pluriennale delle infrastrutture". Si punta a favorite la mobilità su ferro e la mobilità muscolare e a incentivare servizi di bike sharing e car sharing prevedendo anche un car sharing comunale a flusso libero. Il sindaco ha rilevato che "il tema dell'accessibilità universale è centrale per l'amministrazione che definirà un piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche con un crono programma degli interventi".I NUMERI DI AMAI numeri attuali di Ama spa sono: oltre 600 milioni di euro di debiti, di cui 200 milioni verso fornitori, oltre 35 milioni di euro annui verso il pool di banche che la sostiene; 250 milioni di costi per la esportazione di rifiuti; circa 7.500 dipendenti; una flotta di veicoli acquistati per oltre 200 milioni nel 2009 e 2010L'ASSESSORA MURARO RIBATTE"Molte falsità sono state scritte sul mio conto. Primo: io non ho nessun conflitto di interessi: lavorare in qualità di consulente è legittimo". In un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, a difendersi dalle accuse che la stanno travolgendo negli ultimi giorni, è l'assessore all'Ambiente di Roma Capitale Paola Muraro. "Sono un'esperta in materia di rifiuti e sostenibilità ambientale e ho prestato le mie competenze per numerose aziende - prosegue - La mia professionalità può incidere positivamente sulla guida del mio assessorato all'Ambiente a Roma. Quello che in qualsiasi azienda, in qualsiasi amministrazione sarebbe considerato un valore aggiunto, cioè competenza ed esperienza, viene usato dai vecchi partiti come fossero elementi negativi, perchè tremano davanti alla volontà politica di sistemare i danni che loro stessi hanno causato"."Hanno scritto anche del milione di euro per le mie consulenze in 12 (dodici) anni (dal 2004 al 2016) - prosegue - Mi faccio i conti in tasca: corrisponde a una media di 90.880 euro l'anno al lordo di tasse, previdenza, assicurazioni e spese per lo svolgimento dell'incarico. Considerando le ore prestate per la mia attività professionale si ottiene un compenso lordo pari a 76 euro al giorno.Vi sembra una cifra folle? È folle la strumentalizzazione che ne fanno! Senza contare che la mia consulenza nella controversia contro il proprietario della discarica di mala grotta, Cerroni, ha prodotto per Ama, l'azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti, un risparmio pari a 900 milioni!".L'assessore sottolinea anche che "la cittadinanza assume ora un ruolo cruciale e vincolante per la democrazia: sta ai romani, oltre alle speculazioni dei media e agli anatemi delle opposizioni, comprendere chi è la causa della fase di pre-emergenza che attraversa Roma, chi pur di fare in modo che nulla cambi sceglie di sacrificare la città pianificando un vero e proprio golpe dei rifiuti a pochi giorni dalla vittoria di Virginia Raggi".LE RISPOSTE DI VIRGINIA RAGGI"Oggi si annoverano 250 milioni di euro annui di extracosti per l'esportazione della raccolta differenziata e 165 viaggi di Tir al giorno che attraversano l'Italia in spregio ad ogni eco bilancio ambientale, per arrivare alla esportazione transfrontaliera del rifiuto urbano trattato e Cdr (Combustibile derivato dai rifiuti)". Lo ha sottolineato il sindaco della Capitale, Virginia Raggi, illustrando le linee programmatiche della sua Amministrazione nell'Aula Giulio Cesare. "Roma Capitale - ha aggiunto - deve dunque procedere alla riorganizzazione di Ama spa sotto l'egida della Sindaca e dell'Assessorato preposto. Il servizio attuale è avulso da una logica integrata del ciclo vero e proprio e sconta una totale mancanza di programmazione anche dopo la chiusura della discarica di Malagrotta. Ama spa, incautamente, in questi ultimi anni non si è dotata delle infrastrutture impiantistiche necessarie, offrendo, quindi, di fatto, opportunità a gruppi privati e ad Acea spa di inserirsi nel settore di attività proprio di Ama spa. Di fatto - ha proseguito Raggi - Ama spa è stata relegata a svolgere mera attività di raccolta, trasbordo, trasporto e scarico in discarica, con enormi costi di dotazione per contenitori, veicoli e mezzi. L'implementazione verticale della raccolta differenziata, tanto auspicata quanto dovuta, pertanto, presenta impennate di percentuali avulse da un contesto industriale, e ricondotta, anche la differenziata, a mere fasi di raccolta, trasbordo, trasporto e scarico presso impianti terzi a distanza di centinaia di chilometri". Per Raggi è quindi "necessario prevedere una progressiva riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati attraverso le seguenti modalità: una raccolta differenziata spinta; l'incentivazione della tariffazione puntuale: più ricicli meno paghi; l'efficientamento della raccolta differenziata a cinque frazioni: la raccolta differenziata sarà effettuata in modalità domiciliare (cosiddetto porta a porta) nei Municipi urbanisticamente predisposti o che abbiano un grado di efficienza discreta in relazione alla raccolta già in corso"."La raccolta - ha affermato Raggi - riguarderà carta, plastica e metallo, frazione organica, vetro, sfalci e potature. I Municipi non idonei effettueranno la raccolta secco ? umido. Occorre poi migliorare la raccolta di alcune frazioni merceologiche dannose per l'ambiente e che creano problemi di decoro urbano (olio esausto, pile usate, ingombranti etc.); aprire centri di selezione dei materiali in grado di separare dal secco multimateriale (plastica- ferro) i materiali riciclabili che hanno, ancora, un valore economico; costruire almeno un'isola ecologica in ogni Municipio e mini isole ecologiche di quartiere per andare incontro alle esigenze dei cittadini; migliorare il riciclo dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione: nel territorio del Comune di Roma, infatti, vengono effettuati un gran numero di interventi di scavo per la realizzazione e la manutenzione delle reti. La realizzazione di tali interventi - ha puntualizzato il sindaco - determina la produzione di ingenti quantitativi di terra e rocce di scavo e altro tipo di rifiuti inerti provenienti dalle pavimentazioni rimosse o dalla demolizione di manufatti; il Comune di Roma, pertanto, subisce grave danno ambientale ed economico causato dall'abbandono di tali rifiuti. È dunque prioritario intervenire con: azioni di miglioramento della tracciabilità e dell?efficacia delle azioni di controllo da parte della Direzione Lavori in relazione allo smaltimento dei rifiuti di cantiere; GPP (Green public procurement) Acquisti verdi". Secondo Raggi, "occorre inoltre potenziare la capacità di trattamento dei rifiuti organici - ha proseguito Raggi - attraverso impianti di trattamento regionali e/o in aree agricole per l'utilizzo del compost a km 0, per la produzione di prodotti per il commercio solidale. Infine, nelle aree più vocate (residenziali o periferiche) è importante la diffusione del compostaggio domestico e di comunità", ha concluso.