A Cerveteri, comune di 37 mila abitanti della città metropolitana di Roma Capitale, saranno ben 10 i candidati alla carica di sindaco ed oltre 500 alla carica di consigliere comunale alle prossime elezioni amministrative didomenica 11 giugno. Elezioni che si prospettano davvero combattute, con una sfida all’ultimo voto, già per conquistare la possibilità di accesso al secondo turno, grazie alla presenza di diverse liste civiche. Tra queste spicca il nome della lista “Socialis”, espressione dell’associazione culturale Socialis, nata poco meno di un anno fa, culturalmente e politicamente vicina ad Avanguardia Nazionale, organizzazione politica sciolta dall’allora presidente Adriano Tilgher il 5 giugno del 1976 «Socialis - spiega Vincenzo Nardulli, storico collaboratore di Stefano Delle Chiaie, membro del direttivo della associazione ha lo scopo di promuovere iniziative che hanno come oggetto principale il sociale. Ha una sua struttura organizzativa indipendente da qualsiasi partito o movimento politico. L’associazione culturale è stata costituita un anno fa ed è stata già promotrice di numerose iniziative sulla tematica gender, organizzato conferenze e convegni, distribuito volantini nelle scuole e organizzato comitati di genitori a tutela della famiglia e della società. A Cerveteri Socialis ha presentato una propria lista, lontana dai partiti e dalle lobby che hanno devastato il territorio».

Il candidato sindaco è Roberto Menasci che al Dubbio dice: «Noi della Lista Civica “Socialis” ci consideriamo un Movimento Nazionalista dei Cittadini, e vogliamo essere presenti “politicamente” sul territorio con i nostri principi, i nostri valori e i nostri obbiettivi; con grande interesse vogliamo partecipare alle prossime amministrative, consapevoli di rappresentare l’unica alternativa politica oltre il socialismo di sinistra, gli attuali cattocomunisti, le destre capital liberiste, gli appartenenti al pensiero del nuovo centro destra, con l’obiettivo che è quello il voler ripristinare uno Stato Sociale che sia fruibile e utile per il benessere e l’equità della popolazione. Per questo intendiamo revocare le privatizzazioni dei servizi pubblici che questa politica scellerata ha favorito in questi ultimi decenni, come quella di affidare a terzi le utenze primarie di acqua luce e gas; è inaccettabile che siano stati affidati a società di capitali o società per azioni i servizi di base necessari a distribuire l’acqua con cui dissetarci, l’energia elettrica con cui fare luce e il gas con cui scaldarci e cucinare; riteniamo l’attuale sistema economicamente fallito ed dannoso per le famiglie del nostro territorio e per il nostro futuro».

Anche sul programma elettorale Menasci ha idee chiare: «Sono 12 punti qualificanti, che spaziano dalla scuola all’assetto e allo sviluppo armonico del territorio, con la realizzazione di un nuovo piano regolatore per l’edificazione delle unità ricettive come alberghi e hotel con l’individuazione di una apposita area dedicato alle piccole botteghe artigianali e al commercio. Un altro cavallo di battaglia del nostro programma elettorale riguarda il turismo, vero volano di sviluppo per la nostra città. Penso per esempio all’enorme patrimonio archeologico che dovrebbe essere fruttato al meglio e che potrebbe portare, in tempi brevi, in città, migliaia di turisti. Un altro tema importante è quello della sicurezza. Nel nostro programma chiediamo l’attuazione del progetto sicurezza del 2008 con la istituzione del Commissariato di Polizia di Stato, per contrastare fenomeni di delinquenza».