Sono le 4,35 del mattino quando la direzione del Pd approva la lista dei candidati. Ma Cuperlo, il ministo Orlando e il governatore Emiliano non partecipano al voto. E Renzi parla di "esperienza devastante". Tutto era iniziato con un primo rinvio: la direzione era prima slittata dalle 16 alle 20. Poi alla 22,30  e infine all'una di notte. Di lì in poi è iniziato un lungo braccio di ferro con Orlando che chiedeva 20 uomini in lista ricevendo solo 15.  "Dopo ore di attesa e una successione di rinvii non abbiamo ricevuto alcun elenco e informazioni di merito sulla proposta", hanno spiegato nella notte Andrea Orlando, Michele Emiliano e Gianni Cuperlo. Alla fine è stato Lorenzo Guerini a elencare i candidati principali. Tra i tanti, Renzi, oltre al collegio Senato di Firenze, correà in Campania e Umbria, Gentiloni a Roma nel collegio e nei listini nelle Marche e in Sicilia, la Boschi nel collegio di Bolzano. Tra le new entry, il portavoce del premier Filippo Sensi, Lucia Annibali (a Parma), Tommaso Nannicini e Giuliano da Empoli. Nel collegio uninominale di Roma 2 sarà candidata il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, mentre il ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, andrà a Siena. In Toscana, a Pisa, è candidata anche la ministra  dell'Istruzione, Valeria Fedeli. Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, è candidato a Pesaro. "Una delle esperienze peggiori, una delle esperienze più devastanti dal punto di vista personale", ha ammesso Matteo Renzi al termine della nottata.