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IL REBUS VACCINI
Archiviato il 27 dicembre, il giorno del V- day, nel quale in tutta Europa o quasi è partita la campagna di vaccinazione di massa contro il coronavirus, ora si passa dalle dichiarazioni trionfalistiche e speranzose alla preoccupazione che le dosi siano sufficienti a coprire l’intera popolazione del Vecchio Continente. Va visto dunque in questo senso l’annuncio che ieri ha rilasciato la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen: «Abbiamo deciso di prendere 100 milioni di dosi aggiuntive del vaccino BioNTech/ Pfizer, già in uso per vaccinare gli europei. Avremo quindi 300 milioni di dosi di questo vaccino, che è stato valutato sicuro ed efficace. Altri vaccini seguiranno».
Una notizia che fa tirare, almeno per il momento, un sospiro di sollievo all’Italia legata strettamente, dal punto di vista degli approvvigionamenti, all’autorizzazione per il siero prodotto da AstraZeneca. L’Ema ( Agenzia europea dei medicinali) ha infatti frenato sul via libera per l’azienda che ha messo a punto il siero insieme all’università di Oxford, ed è sicuro che tale autorizzazione non arriverà a gennaio per via di ulteriori approfondimenti scientifici.
L’Italia in realtà ha prenotato 40,38 milioni di dosi contro le 26,92 della Pfizer. Ritardando le prime ( nel primo trimestre 2021 il vaccino AstraZeneca avrebbe dovuto fare la parte del leone) è probabile che i piani vadano rivisti anche contando che il siero Curevac è ancora in fase di studio ( previste 2 milioni di dosi) mentre quello di Moderna, non ancora approvato in Europa, comprende un quantitativo da 1,3 milioni. Per il momento dunque c’è soltanto Pfizer e anche in questo caso ieri è emerso il timore che a complicare le cose potesse essere il maltempo. La neve e la pioggia infatti hanno rallentato considerevolmente l’arrivo delle 469.950 dosi per l’inizio della campagna vera e propria. Sono 8.361 gli italiani ai quali è stato somministrato il vaccino Pfizer Biontech, pari all' 86% del primo stock di fiale disponibili. Le altre dosi sono giunte solo ieri notte a bordo di sei aerei, atterrati in altrettanti diversi aeroporti tra cui quelli di Milano e Roma. La catena della consegna prevede poi la distribuzione capillare nelle varie regioni. Modalità spiegate dal Commissario all’emergenza coronavirus Arcuri che ieri ha incassato una soddisfazione inerente al suo lavoro. La sua scelta, criticatissima per il prezzo, di ordinare le siringhe ad ago bloccato ( luer lock), si è rivelata giusta perché consentono di ricavare 6 dosi di vaccino invece delle 5 calcolate in precedenza.
Sul fronte dei contagi ieri è stata una giornata parzialmente positiva. 11.212i nuovi casi a fronte di 128.740 tamponi con un indice di positività che scende all’ 8.7% ( nelle 24 ore precedenti era del 12,5%). Purtroppo si sono registrate ancora 659 vittime.