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CORONAVIRUS, CONTINUA LA STRAGE TRA I MEDICI DI FAMIGLIA. L’ORDINE: «SIAMO TORNATI AI LIVELLI DI MARZO»
Giuseppe Conte negativo al Covid- 19. Ieri 14.842 nuovi casi e 634 decessi Il rapporto positivi- tamponi scende al 9,9 per cento, giù le terapie intensive
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella farà il vaccino anti Covid appena possibile, rispettando l’iter previsto dal ministero della Salute in base alle priorità stabilite, senza scavalcare nessuno. La decisione del capo di Stato, fa sapere il Quirinale, potrà essere di esempio ai cittadini con un riscontro mediatico «adeguato» sulla vaccinazione.
Si tratta di una scelta comunicativa simile a quella dei Reali inglesi: la Regina Elisabetta e il principe Filippo, infatti, saranno tra i primi a vaccinarsi per dare un contributo educativo alla campagna di somministrazione per il vaccino Pfizer/ BioNTech avviata ieri nel Regno Unito. Intanto, il premier Giuseppe Conte è risultato negativo al tampone molecolare al quale si era sottoposto dopo che lunedì la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, a Consiglio dei ministri in corso, aveva scoperto di essere positiva al Covid. Conte, insieme a tutti i ministri, era stato sottoposto a stretto giro a tampone, mentre il Guardasigilli Alfonso Bonafede e il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio sono andati in autoisolamento fiduciario perché sedevano, entrambi, accanto alla responsabile del Viminale.
In base all’ultimo bollettino del ministero della Salute sui dati dell’epidemia, la curva del contagio risulta in lieve calo: 14.842 i nuovi casi registrati ieri su 149.232 tamponi. Il rapporto positivi- tamponi scende, quindi, al 9,9 per cento dal 12,33 di lunedì. In crescita invece i decessi giornalieri, con i 634 morti registrati ieri per un totale di 61.240 dall’inizio dell’epidemia. Ancora in calo le terapie intensive, con 192 nuovi ingressi ( 35 in meno), per un totale al momento di 3.345. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale dei nuovi casi, si contano 3.145 nuovi casi in Veneto, 1.656 in Lombardia, 1.624 in Emilia Romagna. «Al calo dell’indice di trasmissione Rt, del numero dei nuovi casi e delle ospedalizzazioni ordinarie corrisponde un numero ancora elevato di nuovi ingressi nelle terapie intensive e, purtroppo, dei decessi. La situazione migliora leggermente ma molto molto lentamente», ha spiegato il direttore della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel corso del punto stampa sull’epidemia.
È allarme invece per i nuovi lutti tra i medici a causa del Covid: sono 4 i camici bianci la cui morte è stata comunicata ieri dai presidenti degli Ordini. Tre di loro erano medici di famiglia. Salgono così a 237 i nomi che saranno ricordati sul memoriale della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici ( Fnomceo). «Siamo tornati ai tempi di marzo - commenta il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli. Dobbiamo capire il perché di quella che è una vera e propria strage, specie nell’ambito della Medicina generale. Solo comprendendo le cause di queste morti, che nella seconda ondata francamente non ci aspettavamo, potremo prevenire altri decessi e rendere onore ai colleghi scomparsi. Per questo abbiamo proposto, in accordo con il ministro della Salute, un monitoraggio sul territorio».
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