Riconquistati oltre 3mila chilometri quadrati di territorio a est E a Mosca c’è chi vorrebbe le dimissioni del presidente

L'operazione militare speciale in Ucraina va avanti fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati.». Per il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov la guerra in Ucraina non sembra aver subito sostanziali cambiamenti malgrado l’evidente ritirata delle truppe russe. Il fine settimana scorso infatti ha segnato infatti il successo della controffensiva di Kiev nelle aree sud ed est del paese verso il Donbass.

Lo stato maggiore ucraino infatti ha riferito di aver ripreso il controllo di oltre 3mila km quadrati di territorio. Verificare con certezza l'entità del contrattacco non è possibile a causa della chiusura ai media ma nelle ultime 24 ore anche i russi hanno confermato che si stanno ritirando.

L'esercito ucraino ha anche affermato di aver ripreso 20 villaggi a seguito dei combattimenti compreso il controllo di circa 500 kmq nella regione meridionale di Kherson che e stata la prima ad essere investita dall avanzata fulminea ( seppur mai taciuta) e sorprendente.

I maggiori guadagni per l'Ucraina si sono registrati in particolar modo nell'est intorno alla città di Kharkiv. L'ultimo rapporto dell'intelligence della difesa del Regno Unito riporta che Kiev ha ora liberato un'area grande il doppio di Londra. Il successo più importante però riguarda la conquista di due città strategicamente rilevanti come Izyum e Kupiansk, hub militari utilizzati dalla Russia per rifornire le sue forze nel Donbas.

Quanto peserà tutto ciò sull'andamento della guerra è ancora presto per capirlo, sicuramente si tratta di un rallentamento significativo per Mosca che fino ad ora sembrava, anche se macchinosamente, condurre le operazioni. Quello che colpisce, e che ormai non viene neanche troppo negato, è la ritirata che sembra caotica. I russi infatti hanno lasciato dietro di sé numerosi mezzi e armamenti segno che la sorpresa è stata effettiva.

In molti si chiedono, e anche i giornalisti a Mosca cominciano a porre domande, e se i vertici militari godono ancora della fiducia di Vladimir Putin. Per il momento lo stesso portavoce del Cremlino ha assicurato che il presidente russo è aggiornato 24 ore su 24 su quello che sta succedendo e non sembrano in vista provvedimenti punitivi.

Si aspetta dunque una reazione delle forze di Mosca che e affidata principalmente ai bombardamenti aerei e missilistici. A Kharkiv si registrano continui blackout, la fornitura di elettricità è stata interrotta così come tutti i trasporti, tra cui la metropolitana. Rimane ancora incerta la notizia che ieri parlava dell'avanzamento delle avanguardie ucraine fino al confine orientale con la Russia, sembra invece certo che gli ucraini hanno bombardato la regione frontaliera russa di Belgorod, provocando almeno un morto e 4 feriti. A fronte della ritirata dell'esercito di Mosca nei giorni scorsi gli alleati di Putin, in primis il leader ceceno Kadirov, avrebbero paventato un disimpegno dalla guerra criticando aspramente l'operato del Cremlino. Un'eventualità che sembra smentita dalle dichiarazioni proprio di Kadirov ieri: «I nostri combattenti hanno preparato un'interessante sorpresa per le bande ucraine e che presto diventerà nota. Nel frattempo, non rivelerò il piano.».

Gli analisti militari sono cauti, il pericolo per l'Ucraina potrebbe essere simile a quello che la Russia ha affrontato nelle prime fasi della guerra. Cercare di avanzare su più fronti può rivelarsi costoso in termini di munizioni, equipaggiamento e truppe.

La guerra dunque sembra in ogni caso ben lontana di essere alla fine, nessuno parla di negoziati ( ieri Zelensky ha detto che non si siederà a nessun tavolo se i russi non lasciano il paese) e Mosca sarebbe disposta a parlare ma soltanto alle sue condizioni.

Forse qualche scossone potrebbe arrivare dalla situazione interna a cominciare dalla Russia dove i consiglieri municipali di 18 distretti di Mosca e San Pietroburgo hanno chiesto le dimissioni del presidente russo affermando che le sue azioni ledono il futuro della Russia . I consiglieri sono stati immediatamente indagati anche se, a quanto pare, sarebbero passibili solo di provvedimenti amministrativi e non penali.