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MOSCA ABBANDONA IL CONSIGLIO DEI PAESI BALTICI
Bandiera bianca sulle acciaierie Azovstal di Mariupol, nella tarda serata di ieri 265 militari asserragliati nei sotterranei dell'impianto si sono arresi alle forze russe.
Finisce così la resistenza durata 82 giorni.
Il ministero della difesa di Mosca ha anche reso noto che fra i soldati arresi ci sono 51 feriti. Tutti sono stati trasferiti all'ospedale di Novoazovsk dell'auto proclamata repubblica di Donetsk.
Il Cremlino ha fatto sapere che Putin ha garantito personalmente che tutti i prigionieri saranno trattati ' in linea con le leggi internazionali in materia'. Rimane però da capire se i soldati ucraini saranno considerati come criminali di guerra o come prigionieri di guerra.
Nelle ultime ore si è parlato di un possibile scambio con militari russi nelle mani dell'esercito di Kiev ma su questa eventualità non esiste conferma. Anche perché per uomini come il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, ' i criminali nazisti non dovrebbero essere scambiati, ma processati. Si tratta di criminali di guerra, dovremmo fare di tutto per garantire che vengano processati'. E la procura generale di Mosca ha chiesto alla Corte suprema di riconoscere il reggimento ucraino Azov come ' organizzazione terroristica'. Il caso potrebbe essere esaminato dalla Corte Suprema il 26 maggio.
Nel frattempo, sembra che altre persone siano ancora intrappolate nell'impianto di Azovstal e in questo senso sono in corso operazioni di salvataggio per tirarle fuori dalle macerie, come comunicato dal vice primo ministro ucraino.
Subito dopo la notizia della resa di Azovstal è cominciato il balletto propagandistico di entrambe le parti. Secondo il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, la resistenza a Mariupol avrebbe cambiato il corso della guerra interrompendo l'operazione della Russia per catturare il territorio nell'est e nel sud del paese.
Dal canto loro i russi stanno puntando molto sulla distruzione definitiva del battaglione Azov, parlando della cattura di criminali nazisti ( il leit motiv dell'invasione in Ucraina).
Nonostante le assicurazioni su un equo trattamento dei prigionieri, esiste qualche preoccupazione sulla loro sorte almeno a giudicare dai segnali che arrivano da una parte del mondo politico russo.
Il deputato, Leonid Slutsky, ad esempio ha detto senza mezzi termini che gli uomini del battaglione Azov ' non meritano di vivere dopo i mostruosi crimini contro l'umanità che hanno commesso e che continuano a commettere nei confronti dei nostri prigionieri'.
Ieri anche da Mosca hanno fatto sapere ciò che era chiaro ormai da tempo e cioè che i negoziati con Kiev sono ormai fermi e non esiste nessun tavolo. Rottura che si riverbera anche a livello internazionale, ieri infatti la Russia ha deciso di ritirarsi dal Consiglio degli Stati del Mar Baltico.
Questo perché secondo il ministro della Difesa Lavrov gli stati occidentali hanno ' obiettivo di fare i loro propri interessi e di danneggiare quelli della Russia'.
Una posizione ribadita a distanza dal portavoce Peskov per il quale le azioni ' dei Paesi occidentali nei confronti della Russia sono una guerra, sarebbe più corretto ora indicare i Paesi non amici come ostili'.
Si tratta della reazione alla decisione di Finlandia e Svezia di entrare nella Nato, un evento che peserà a lungo nelle relazioni futuro tra Est e Ovest.
E giovedì il presidente americano Biden riceverà alla Casa Bianca proprio la premier svedese Magdalena Andersson e il presidente finnico Sauli Niinisto. Intanto Putin, parlando con gli imprenditori petroliferi russi, è tornato ad attaccare l'occidente riguardo eventuali sanzioni energetiche. Il leader russo ha detto che ' i Paesi dell'Ue attuano sanzioni contro la Federazione russa sotto la pressione degli Stati Uniti e questo provoca danni alle proprie economie, con l'aumento del prezzo del petrolio sui mercati a ritmo vertiginoso. Cercano di dare la colpa a noi per questa inflazione energetica, ma l'Occidente sta cercando di coprire i suoi errori sistematici'.
I RUSSI EVAQUANO I MILITARI UCRAINI DALL’ACCIAIERIA ASSEDIATA AZOVSTAL
SERVIZIO STAMPA DEL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSO