E ora chi glielo dice a Salvini? Sono davvero sorprendenti i dati diffusi dal Viminale, che certificano una flessione dei principali reati compresa tra i 12 e i 20 punti percentuali. I numeri, relativi al primo semestre 2016, smentiscono di fatto mesi di dichiarazioni di gran parte della politica, che a più riprese, nel nome ad esempio della paura per i migranti e lo straniero, ha paventato un allarme sicurezza nelle grandi città.Il Ministero dell'Interno ha evidenziato, nel confronto con il primo semestre del 2015, un calo di omicidi volontari (pari al 21,3%), violenze sessuali (20,3), rapine (13,5) e furti (12,9). Il totale dei delitti commessi è passato da un milione e 347mila a un milione e 129mila. Il dato complessivo attesta quindi una diminuzione del 16% dei reati nel nostro paese, con gli arresti che si riducono del 3% e le denunce addirittura del 18%. La flessione è talmente significativa da indurre una seria riflessione e toni un po' più cauti da parte di una classe dirigente che ama i proclami e sembra perennemente in campagna elettorale.Il calo più netto riguarda in particolare i furti di rame, che si sono letteralmente dimezzati: da 8500 si è passati a 4500 (-46,3%). Diminuiscono sensibilmente le rapine in abitazione, che dalle 1563 della prima metà del 2015 sono franate a quota 1200: oltre 23 punti in meno. -15% invece per i furti negli appartamenti. Un aspetto rilevante, se si pensa che questi reati coincidono con un'intrusione nella sfera privata delle famiglie. In flessione le rapine "in pubblica via" (-10%), le estorsioni (-11), l'usura (-21), le ricettazioni (-21) e i furti di autovetture (-6). Positivi anche i dati relativi agli incendi, al contrabbando, allo sfruttamento della prostituzione e alla pornografia minorile.Uniche graduatorie in controtendenza quelle relative allo spaccio di stupefacenti, che cresce del 4,6, e alle rapine negli uffici postali, che nei primi sei mesi del nuovo anno aumentano del 6,4%. Chissà che questo aspetto non convinca anche i cittadini più restii all'utilizzo delle nuove tecnologie alla conversione all'home banking, che consente a tutti - direttamente dalla poltrona di casa - di effettuare le più disparate operazioni economiche. Tanto più che le truffe e le frodi informatiche scendono di 13 punti percentuali, a conferma della crescente sicurezza delle procedure di protezione, che prevedono ad esempio l'invio di codici temporanei, validi per un singolo pagamento, tramite sms su smartphone.Guardando alle singole città, i trend più significativi riguardano la diminuzione dei furti a Roma (18mila in meno rispetto al 2015) e degli omicidi a Milano (dimezzati, si è passati da 17 a 9). Il dato nazionale si ribalta a Napoli, dove le persone uccise sono praticamente il quadruplo rispetto al capoluogo lombardo: 38, il 15% in più rispetto al 2015.Da analisti e sindacati arriva comunque un invito alla cautela: i reati predatori e le rapine in abitazione sono aumentate rispetto a dieci anni fa e il contrasto alla criminalità è rallentato dal taglio delle risorse e dalle croniche carenze di personale denunciate dalle forze del'ordine, la cui età media è peraltro sempre più elevata. E qualche dato consentirà comunque a Fratelli d'Italia e Lega Nord, i partiti che maggiormente hanno pigiato sul tasto dell'insicurezza, di continuare a guardare con diffidenza a una determinata fascia della popolazione. Sono infatti stranieri il 65% dei denunciati per borseggio e la metà di chi è accusato di essersi introdotto in abitazioni altrui o di avere effettuato una rapina in pubblica via.