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Chi segue il mainstream dei giornaloni, l’agenda dell’informazione più blasonata del belpaese, sarà convinto che il cuore della giustizia sia la giustizia penale. Intendiamoci, sul penale si gioca una partita importantissima che riguarda i diritti fondamentali di ognuno di noi, ma è sul civile, come ci ha ricordato oggi una saggio consigliere del Cnf, che la giustizia entra nelle case dei cittadini ed è lì che si gioca la partita decisiva dei diritti degli italiani. Ora, il problema è che questa riforma, meglio, una buona parte di questa riforma, altro non fa se non lasciare sospesi verso l’infinito i tempi di attesa di una sentenza. E quella che doveva essere la legge simbolo del governo Draghi, che avrebbe dovuto aprire la serratura del tesoretto del Recovery, in questo modo rischia di tornare indietro come un boomerang e chiudere in modo drammatico quella cassaforte così vitale per il nostro paese. Per questo il governo farebbe bene a sentire il grido d’allarme dell’avvocatura e a evitare nuove decisioni a colpi di fiducia: deve farlo per il bene dei cittadini. Ma soprattutto per il proprio...