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«Quis separabit? » Così è scritto nella Lettera ai Romani di Paolo di Tarso, 8:35: «Chi ci separerà dallamore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, langoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? » Quis separabit, era il motto dei reggimenti irlandesi nellesercito britannico, prima. Era il motto delle province protestanti dellIrlanda del Nord, prima. Prima che tutto precipitasse, un secolo fa, prima che Irlanda e Gran Bretagna diventassero due realtà irriducibilmente ostili. Quis separabit, chi ci separerà? Beh, la risposta a san Paolo non è la spada, non è la tribolazione forse è arrivata dal referendum: è la Brexit che ci separerà.Il 23 giugno, le province dellIrlanda del Nord hanno votato per lEuropa. Per il Remain erano schierati il Sinn Féin, gaelicamente «Noi proprio», ovvero il partito repubblicano e indipendentista, poi il SDLP, che sarebbero i laburisti ma che lì si chiamano gaelicamente Páirtí Sóisialta Daonlathach an Lucht Oibre, e lAlliance, un partito di centro che lì si chiama gaelicamente Páirtí Comhghuaillíochta Thuaisceart Éireann, mentre per il Leave erano i protestanti del Democratic Unionist Party, che si chiamano solo così, allinglese e basta, e questo dice già tutto. Però, per il leave cerano anche organizzazioni repubblicane, come lÈirìgì, il Workers Party, lIrish Republican Socialist Party e il People Before Profit, che hanno portato avanti una campagna denominata Lexit (Left Vote to Leave, un voto a sinistra per il leave) in chiave antiliberista. Hanno vinto, al 56 per cento, gli europeisti, con diciotto circoscrizioni a favore e undici contrarie. Non è bastato. Adesso nessuno sa esattamente che cosa accadrà, concretamente, nella vita di tutti i giorni, con la Brexit. Ma cè una differenza fondamentale tra lIrlanda del Nord, il Galles, la Scozia e lInghilterra: lIrlanda del Nord è lunica a avere un confine diretto con lEuropa, con una nazione europea, e il suo confine diretto si chiama Irlanda, Repubblica dIrlanda, Éire. Ci saranno dei controlli? Per andare da Belfast a Dublino, e viceversa, ci vorrà il passaporto? Si metteranno le guardie di frontiera? Ci saranno dei dazi? Che cosa succederà? Magari, la stessa domanda uno se la pone per andare da Londra a Parigi e ritorno o per arrivare a Edimburgo da Mosca e Berlino. Ma capite bene che non è la stessa cosa, se devo andare dalla contea di Antrim a quella di Limerick, o da Galway a Derry. Sarebbe come se per andare da Viterbo a Frosinone mi chiedessero i documenti al casello dellautostrada o sullIntercity. E non è che siccome gli irlandesi del nord possono scegliere di avere anche il passaporto inglese le cose si fanno più semplici, anzi.Il vice primo ministro dellIrlanda del Nord, Martin McGuinness, a urne ancora calde ha dichiarato che a questo punto la cosa più logica è fare un altro referendum che sancisca la separazione da Londra, la volontà di rimanere in Europa e la riunificazione dellIrlanda. Le cose non sono proprio sovrapponibili, non è che siccome la maggioranza ha votato per il Remain, e sia cattolici che protestanti, questo significa logicamente che sarebbe disposta a separarsi dalla Gran Bretagna e riunificarsi allIrlanda qualcuno ha scritto: «Bisogna vedere qual è il confine imburrato del pane, which side of the border its bread is buttered, se lIrlanda o la Gran Bretagna» , ma ho limpressione che ragionare di queste cose con McGuinness non sia proprio la più facile delle discussioni.Martin McGuinness, che è nato a Derry, a ventanni, nei Settanta, era un soldato dellIra provisional, che si era scisso dallIra lo storico esercito repubblicano accusandolo di non avere sufficientemente difeso i quartieri cattolici dallaggressione delle bande paramilitari protestanti. A ventitré ne era già adjutant (vice comandante). Fece parte della nuova dirigenza che rottamò il vecchio comando, opponendosi a qualsiasi tregua. Furono loro, i provisional, che fecero saltare in aria Lord Mountbatten, cugino della regina, e il suo yacht al largo di Mullaghmore, e erano per lo più dei loro, i provisional, i dieci militanti in carcere che dichiararono lo sciopero della fame per vedere riconosciuto lo status di prigionieri politici e che morirono uno dietro laltro perché la Thatcher si mostrò inflessibile tra loro, Bobby Sands.McGuinness, come Gerry Adams, ha successivamente svolto un ruolo importante per una soluzione politica a quella guerra civile senza fine, per il cessate il fuoco e per il Belfast Agreement, noto anche come gli Accordi del Venerdì Santo, 1998, che prevedeva la costituzione di un governo misto tra protestanti e cattolici in proporzione ai risultati elettorali e, cosa che stava particolarmente a cuore ai combattenti, la liberazione entro tre anni di tutti i detenuti appartenenti alle organizzazioni che avevano sottoscritto laccordo. Divenne poi deputato, ma non ha mai occupato il suo scranno al parlamento di Westminster, perché gli irlandesi repubblicani del nord non riconoscono lautorità di Londra, ma fa parte del governo dellIrlanda del Nord, il cui primo ministro è un protestante. Negli anni, la situazione demografica si è modificata, i protestanti, che erano maggioranza sono diventati minoranza. Ma il voto sulla Brexit non si sovrappone alla divisione tra religioni, il che significa che da una parte e dallaltra cattolici e protestanti si è votato non solo per appartenenza di fede. E questa è una cosa straordinariamente importante: lEuropa, come orizzonte politico, può essere in grado di rimescolare divisioni secolari e costruire nuovi schieramenti di senso.LIrlanda del Nord è unarea che è molto cresciuta economicamente negli ultimi anni, grazie ai processi di pace, alla mobilità con la frontiera, allintensificazione degli scambi e degli investimenti e del turismo; la disoccupazione ha livelli bassissimi, invidiabili. LUnione europea manda denaro, certo, per supportare i processi di pace lo chiamano peace money che fanno considerare ormai lontani i Troubles, come è comunemente chiamato lo scontro armato che durò per tutti gli anni Settanta e Ottanta dopo la domenica di sangue a Derry, Bloody Sunday, 30 gennaio 1972, in cui i paracadutisti inglesi spararono su una manifestazione pacifica uccidendo tredici cattolici; già, proprio quella Bloody Sunday che cantano Bono e gli U2: «Broken bottles under childrens feet / Bodies strewn across the dead end street schegge di bottiglie sotto i piedi dei ragazzini / corpi sparsi lungo una strada senza via duscita / dimmi chi ha vinto / la trincea è scavata nei nostri cuori». Ecco, lEuropa unidea di Europa può superare quella trincea.Quando Stephan Dedalus, protagonista del romanzo autobiografico Portrait of the Artist as a Young Man di James Joyce, prova, da ragazzo di un collegio cattolico, a prendere idea di sé («Stephan Dedalus is my name») e definire il proprio posto nel mondo, scrive sul risvolto del libro di Geografia: «Stephen Dedalus / Class of Elements / Clongowes Wood College / Sallins / County Kildare / Ireland / Europe / The World / The Universe». La strada che porta dal Clongowes Wood College alluniverso (Clongowes is my dwelling place / And heaven my expectation Clongowes è la mia dimora, il cielo la mia aspettativa) passa direttamente dallIrlanda allEuropa, e non prevede che tocchi lInghilterra. Per un irlandese, lInghilterra è la terra degli inferi, labisso. È difficile credere che i Troubles possano oggi ritornare benché negli ultimi anni, a dispetto di ogni cessate il fuoco, ci siano stati alcuni attentati e il livello dallerta sia salito. Ma certo, il processo di pace è delicato, oltre che prezioso. LEuropa può esserne garante.Che alte e commoventi parole ha pronunciato ieri laltro Alyn Smith, dello Scottish National Party anche loro vogliono rimanere in Europa, perché questo è stato il responso delle urne , al parlamento europeo di Bruxelles: «Sono orgogliosamente scozzese e orgogliosamente europeo. Voglio che il mio Paese sia internazionalista, cooperativo, ecologico, equo, europeo. Abbiamo votato per rimanere in questa famiglia di nazioni. Vi prego, ricordate questo: la Scozia non vi ha lasciato. Voi non abbandonate la Scozia».Come scrisse il grande Yeats, allindomani della Pasqua di sangue di Dublino giusto un secolo fa, Easter Rising, 24 aprile 1916, oh sì, aprile è sempre il più crudele dei mesi piangendo i migliori figli dIrlanda («Ecco, lo scrivo in versi / MacDonagh e MacBride / e Connolly e Pearse»), fucilati contro un muro: «All changed, changed utterly / A terrible beauty is born ogni cosa è mutata, mutata interamente / una terribile bellezza è nata».Dal ventre buio dellEuropa, dove latrano i cani neri, forse una grande bellezza, una terrible beauty, sta nascendo.Cos tonight / We can be as one, tonight perché stanotte / possiamo essere uniti, stanotte.